Campione in campo e fuori, Miro Klose continua ad essere un modello per tutti. L’attaccante tedesco questo pomeriggio ha ricevuto il premio “Etica nello Sport”, presso la facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”. All’interno di un’aula magna gremita, il numero 11 ha spiegato l’importanza di essere un calciatore:«Siamo un esempio per tutti, soprattutto per i più giovani». Il bomber teutonico si è soffermato poi sulle dinamiche dello spogliatoio: «La squadra dà tutto in allenamento, ma l’importante è far vedere in partita quanto si vale. E questo qualche volta è difficile, magari perché c’è nervosismo, o non lavoriamo tutti insieme da squadra». Aiutarsi con i compagni è fondamentale per raggiungere grandi traguardi, e Klose lo sa bene. Giovedì ci sarà l’andata degli ottavi di Europa League contro lo Sparta Praga e sulle possibilità di alzare al cielo il trofeo continentale il bomber ha detto: «Non lo so, ma abbiamo le qualità per farlo. Dobbiamo dimostrarlo sul campo». Dopo aver affrontato l’argomento fair play, ricordando quel Lazio-Napoli del 26 settembre 2012, in cui confessò all’arbitro di aver segnato con la mano un gol, Klose ha parlato del suo futuro: «Sono contento di aver scelto la Lazio cinque anni fa, perché ho trovato questi compagni e l’affetto dei tifosi che ci sono sempre vicini, anche se quest’anno un po’ meno. Se la salute me lo consentirà vorrei giocare altri due anni».
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onte : Il Messaggero