Per commentare il pareggio di ieri sera a Milano contro i rossoneri ai microfoni di Radio Sei è intervenuto l’ex biancoceleste Massimo Piscedda: “Ieri sera è stata una Lazio che non ti aspetti, dopo la disfatta con lo Sparta qualcosa evidentemente è scattato nella testa dei ragazzi. Nel primo tempo i biancocelesti hanno saputo tener botta al Milan, mentre nel secondo la squadra è apparsa più impaurita, si è disunita ed è stata messa alle corde dagli uomini di Mihajlovic, ma nonostante ciò è stato un pareggio meritato”.
Ieri sera l’arbitro Tagliavento ancora una volta ci ha messo del suo in occasione del fallo di mano di Zapata in area rossonera: “Non è un problema di arbitro, secondo me è la regola che è sbagliata. Per come la vedo io il fallo di mano in area è sempre da punire con il rigore, invece lasciando la discrezionalità al direttore di gara ci saranno sempre critiche e discussioni sull’operato dell’arbitro”.
Anche nel Milan i rapporti fra presidente e allenatore stanno scadendo nel ridicolo: “Mihajlovic sta vivendo una situazione paradossale, non è facile lavorare con una simile pressione addosso. Le dichiarazioni di ieri del presidente Berlusconi sono umilianti per un allenatore. Posso capire che il padrone di una società possa dire quello che vuole ma ci sono momenti e momenti per farlo”.
Tornando alla partita di Europa League: “Come ha detto anche Pioli è stata una gara che ha rasentato la vergogna, è capitata in un momento sbagliato della stagione ma in questo sport è così, il calcio ti può regalare grandi gioie ma anche darti grandi delusioni”.
Se con lo Sparta avessero giocato come ieri sera forse sarebbe andata diversamente: “Ogni partita fa storia a se, ma c’è da dire che anche il Milan non è più quella grande squadra degli anni scorsi e quindi si può anche andare a Milano per fare risultato”.
Per la Lazio è un periodo particolare, già a marzo fuori da tutto, come si fa ad andare avanti? “Adesso c’è rimasto il derby, non servirà a salvare la stagione ma è una grande occasione per tentare di riacquistare quella credibilità che la squadra si era conquistata l’anno scorso”.
Credi che i giocatori biancocelesti abbiano ancora questa volontà? “Il derby è una partita a se, io ero abituato a giocarlo in un certo modo e spero che anche i giocatori sappiano interpretarlo con lo stesso spirito. La stracittadina è un tributo che devi fare alla tua tifoseria ed essendo tale devi dare il meglio di te stesso. E’ una gara che si può vincere giocando malissimo e perdere giocando benissimo, ma è anche una grande occasione per quei giocatori che non hanno reso al massimo di dimostrare almeno in questo incontro di dare tutto”.