“Inutile illudersi parlando ancora di quinto posto“. Così aveva bisbigliato Stefano Pioli nel post gara con il Sassuolo, lasciando intendere che a fine stagione dirà con tutta probabilità addio alla Capitale. Nel suo contratto fino al 2017 non c’è alcuna clausola relativa al piazzamento in classifica, per cui Lotito ormai già da qualche mese sta studiando un modo (ad esempio un licenziamento per giusta causa, anche se non si escludono altri stratagemmi) per liberarsene. A meno che non sia proprio il tecnico parmense ad andarsene da signore, rassegnando le dimissioni causa mancata Europa. Un’ipotesi che lo stesso aveva escluso qualche settimana fa, ma che ora potrebbe rivedere: in primis per la totale confusione in cui è caduto e che lo ha portato a blaterare frasi senza senso (vedi “questo è il miglior primo tempo della stagione” o “Djordjevic fa un gran lavoro“, pronunciate nel dopo gara con i neroverdi e smentite dalla realtà dei fatti), ma anche per l’ammutinamento di diversi giocatori, su tutti Candreva, che lo ha ‘scaricato’ dopo la vicenda della fascia a Biglia, e ora anche dei tifosi, che fino allo scorso anno cantavano con lui l’inno della Lazio. E che ora sono pronti a buttarlo giù dalla torre, colpevole di non essersi fatto sentire in sede di mercato, dopo il terzo posto dell’anno scorso, ma anzi di aver avuto la ‘faccia di tosta’ di dire, a gong avvenuto, “sono soddisfatto della mia rosa“. Buttarlo giù al pari di Lotito e Tare, pronti anche loro a tradirlo, nonostante ufficialmente si dichiarano al suo fianco. Oggi si vociferava di Oddo e Prandelli, ma il ds mantiene forte la stima per Di Francesco, mentre Guidolin non ha mai convinto il patron, che invece, stando a quanto rivela ‘cittaceleste’, avrebbe avuto in gran segreto un incontro faccia a faccia all’Arechi con Juric, tecnico 40enne del Crotone rivelazione della B in scadenza nel 2017, al quale avrebbe fatto i complimenti e di cui avrebbe sondato con il ‘collega’ Vrenna la disponibilità a liberarsi a giugno.
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