Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex attaccante Paolo Mandelli: “La Lazio sta attraversando in campionato un periodo di stand-by, non riesce a tirarsi fuori dalla sua classifica deficitaria perché non è riuscita a conquistare la vittoria in determinate partite che avrebbe meritato di vincere. Quei punti che mancano le avrebbero permesso di stare avanti alle rivali dirette. Ora è più difficile raggiungere gli obiettivi prefissi ma è anche vero che il gap è facilmente colmabile dato che il Sassuolo è distante solo sei punti. È dall’inizio della stagione che i biancocelesti non riescono a essere continui, anche all’interno della stessa partita non riescono a mantenere lo stesso ritmo nell’arco di tutto l’incontro. Durante il primo tempo con il Sassuolo fino all’episodio del calcio di rigore, ad esempio, la squadra neroverde faceva fatica a superare la propria metà campo ma poi a causa dei problemi di realizzazione e dell’andamento del campionato gli uomini di Pioli non sono riusciti ad avere la giusta fiducia nel resto dell’incontro. Il Torino invece è una squadra alla quale piace creare gioco partendo dal reparto arretrato ed il modulo scelto dal tecnico biancoceleste era quello migliore per cercare di controbattere i granata, tra l’altro il 4-3-1-2 è un modulo che l’allenatore ha già utilizzato con buoni risultati. Ma non è una questione di moduli, quello che manca rispetto all’anno scorso è un’identità ben precisa della forza della squadra. Un calciatore quando entra in campo deve divertirsi, invece la Lazio in questa stagione ha fatto molta fatica e i giocatori non sono riusciti ad esprimersi allo stesso livello dell’anno scorso. Keita fa cose importanti ma per lui credo sia arrivato il momento di decidere cosa fare, è un ragazzo giovane ma è da qualche anno che orbita nel calcio importante, ha buone qualità, tecniche e atletiche, per diventare un grande attaccante, forse gli manca la continuità. Milinkovic–Savic è impressionante, è in posseso di una qualità e una quantità che fanno la differenza. Lulic è un giocatore che farebbe comodo a tutti gli allenatori, è in grado di ricoprire tutti i ruoli sulla fascia e inoltre è molto attivo nelle ripartenze. Giovedì contro lo Sparta Praga sarà una gara molto importante, fossi io il tecnico biancoceleste punterei sui giocatori di esperienza internazionale. In Europa la Lazio si gioca tanto, mi aspetto una squadra concentrata, pronta a lottare per conquistarsi il passaggio del turno. E’ arrivata fin qui con merito e ha le potenzialità per arrivare fino in fondo. Sarebbe molto importante recuperare Basta e Radu. Le partite di Europa League sono gare dove non sempre si può dominare l’avversario per tutta la partita. La differenza che porterà al passaggio del turno sarà tutta negli episodi. Quindi affrontare la gara con giocatori di esperienza facilita il compito”.
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