L’avvocato Gian Luca Mignogna ha inviato ufficialmente in FIGC una PEC che indica i risultati delle importanti ricerche emerotecarie che hanno fatto emergere documenti probanti in favore dell’assegnazione dello Scudetto 1915 alla Lazio. Eccone il contenuto:
C.A. ILL.MO SIG. PRESIDENTE DELLA FIGC CARLO TAVECCHIO
Facendo seguito ai colloqui ed ai depositi per tabulas e/o telematici precedentemente intercorsi, con la presente, sono a rimettere agli atti del procedimento in oggetto l’allegato Dossier Emerotecario, personalmente curato dallo scrivente procuratore, i cui allegati risultano assolutamente conformi agli originali rinvenuti.
In aggiunta e ad integrazione delle precedenti produzioni documentali, invero, sulla base di tale Dossier è inconfutabilmente dato evincersi quanto segue:
1) come da relativo comunicato ufficiale il Lucca ebbe a ritirarsi dal Girone Finale dell’Italia Centrale per problematiche finanziarie, con la conseguenza che sia la Lazio che il Roman vinsero a tavolino i rispettivi incontri con il club lucchese;
2) come chiaramente riportato dai giornali dell’epoca la Lazio fu inconfutabilmente la squadra Campione dell’Italia Centrale, il cui girone finale risultò del tutto definito per effetto dei risultati conseguiti sul campo e/o a tavolino;
3) in forza dell’annullamento dello spareggio tra Internazionale di Napoli e Naples, come documentato mediante l’anzidetto dossier e disposto dalla Figc per acclarate irregolarità di tesseramento, la Lazio si aggiudicò puranche il titolo di squadra Campione dell’Italia Centro-Meridionale;
4) ciò comportò che la squadra capitolina fu l’unica ad essersi effettivamente qualificata per la finalissima nazionale valida per l’assegnazione del titolo tricolore, prevista con la squadra vincente del girone finale del campionato dell’Italia Settentrionale, poiché il girone finale da ultimo nominato fu interrotto ad una giornata dal termine per l’improvvisa insorgenza del primo conflitto bellico mondiale;
5) il girone finale dell’Alta Italia rimase incompiuto in forza della delibera adottata dalla Figc il 23.05.1915, che di fatto consacrò la seguente classifica provvisoria: Genoa pt. 7, Internazionale pt. 5, Torino pt. 5 e Milan pt. 3;
6) come è noto con successiva delibera post bellica la Figc dell’epoca assegnò il titolo di Campione d’Italia d’ufficio al Genoa, senza tenere in nessuna considerazione il primato sportivo conseguito dalla Lazio nella stagione calcistica 1914/15;
7) appare doveroso sottolineare, altresì, come a differenza della stampa sportiva settentrionale che si batté per l’assegnazione d’ufficio al Genoa del titolo de quo, nessun giornale sportivo romano e/o laziale poté fare altrettanto per la Lazio poiché l’unico all’epoca pubblicato, L’Italia Sportiva, cessò le proprie cronache per lo scoppio della grande guerra (vds. ultima pagina del suddetto dossier).
Certo che la ulteriore documentazione quivi acclusa possa rivelarsi assolutamente tranciante sotto il profilo revisionistico, probatorio e giuridico/sportivo, pertanto, reitero con la dovuta cortesia la richiesta di nomina di una Commissione Straordinaria ad hoc, che, unica, potrà realmente far luce sui fatti in questione, render finalmente giustizia ad una doglianza centenaria e sancire secondo i veri valori dello sport l’assegnazione ex aequo del titolo di Campione d’Italia 1914/15 a Lazio e Genoa.
Restando in attesa di cortesi riscontri in merito.
Cordialmente.
Roma, lì 05.03.2016
Avv. Gian Luca Mignogna