Un’ipotesi clamorosa si sta facendo largo nelle teste dei grandi capi della UEFA. Ad Euro 2016, la competizione sportiva che vedrà gli albori in Francia il 10 giugno, potrebbe mancare un elemento fondamentale in qualsiasi manifestazione sportiva: il PUBBLICO. Il ricordo della strage perpetrata a Parigi è ancora fresco e ieri, una fonte interna all’organismo continentale, ha dichiarato all’Associated Press l’eventualità di tale clamorosa decisione: “Non siamo a conoscenza di minacce specifiche, ma vogliamo comunque essere preparati”. Come confermato anche dal direttore organizzativo del torneo, Martin Kallen, alla BBC: “Per questioni di sicurezza, quella di giocare alcune partite senza tifosi è una possibilità”. Inoltre ha aperto anche alla possibilità di variare sedi e orari: “Sì, è possibile che alcune partite si giochino da un’altra parte oppure in un altro orario”. Anche Kallen ha voluto precisare: “In questo momento non ci sono arrivati segnali di allarme”.
Il piano è chiaro, in caso di necessità, cambiare date e luoghi degli incontri e disputare i match a porte chiuse: questa la misura preventiva che l’UEFA potrebbe prendere per garantire la sicurezza. E proprio a tal riguardo il presidente di Euro 2016, Jacques Lambert, in conferenza stampa ha dichiarato: “La sicurezza è curata in sinergia tra gli organizzatori e lo Stato, non sta a me parlare per conto del Ministro degli Interni. Quando vorrà, il Governo farà comunicazioni”. Le misure verranno rafforzate: “Ci sarà un doppio perimetro di sicurezza intorno agli stadi, valuteremo costantemente il livello di rischio. Verranno aumentati i controlli di alberghi e campi d’allenamento, garantiti dalle forze speciali francesi”. Infine, a cento giorni dagli Europei, Lambert chiarisce un aspetto cruciale: “Dopo gli attentati non abbiamo constatato panico e preoccupazione, l’UEFA non ha ricevuto richieste di cancellazione”.