La battaglia per l’assegnazione dello scudetto 1914/15 va avanti a passi spediti, dopo il raggiungimento delle 30 mila sottoscrizioni, adesso ogni passo può essere quello decisivo per far si che alla Lazio venga consegnato di diritto quel tricolore che la squadra biancazzurra vede mancare ingiustamente da un secolo. L’Avv. Gian Luca Mignogna che ha portato avanti, sin dall’inizio, questa importante e storica iniziativa ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui vengono svelati grazie a documenti ufficiali dell’epoca, la formazione e il modulo tattico utilizzato da quella Lazio che chiede ancora oggi a gran voce, tramite i 30 mila e più sostenitori, di vedersi assegnato lo scudetto in ex aequo con il Genoa. Di seguito il comunicato ufficiale.
COMUNICATO UFFICIALE
I
recenti rinvenimenti emerotecari in primis hanno consentito di imprimere un’accelerazione decisiva nell’iter procedurale volto al riesame dell’assegnazione dello Scudetto 1914/15, ma correlativamente hanno puranche svelato aspetti tecnici finora semisconosciuti di quella Lazio cui fu ingiustamente scippato il suo primo titolo nazionale.
Scartabellando le pubblicazioni del 1915 de “L’Italia Sportiva”, infatti, è emerso come tale testata giornalistica fosse solita riportare sin da allora tabellini, formazione e modulo tattico delle partite più importanti dei club calcistici coinvolti nelle fasi finali del campionato.
Ciò ha consentito di riportare alla luce sia l’undici base di quella Lazio epica che meriterebbe perlomeno l’ex aequo tricolore, che il pionieristico modulo tattico a quel tempo mirabilmente utilizzato da Mr. Guido Baccani (primo allenatore della storia laziale).
La “squadra biancazzurra” o più semplicemente la compagine degli “azzurri”, come all’epoca veniva cromaticamente definita la prima squadra della capitale, era solita scendere in campo con un singolare 2-3- 5, in cui gli esterni facevano il c.d. “elastico” per la fase difensiva, schierato quasi sempre secondo la seguente:
Formazione Tipo
Serventi; Bona, Levi; Zucchi, Faccani, Grasselli; Donati, Saraceni, Consiglio, Fioranti, Maranghi.
Come a titolo esemplificativo è dato evincersi dal riquadro de “L’Italia Sportiva” del 03.05.1915 concernente l’incontro Lazio-Pisa, valido per il girone finale dell’Italia Centrale e vinto dalla Lazio per 4 a 2, peraltro, sorprende notare come l’anzidetto 2-3-5 fosse adottato da molte delle squadre dell’epoca così determinando l’insorgenza dei primi c.d. schieramenti “a specchio”.
Nella speranza e nella convinzione che l’undici biancazzurro sopra declinato possa al più presto esser accomunato a quello straordinario del 1973/1974 ed quello stellare del 1999/2000, infine, appare doveroso riportare seguitamente tutti i componenti di quella rosa fenomenale di giocatori e polisportivi che prima combatté sui campi di calcio per la bandiera laziale e poi si sacrificò sui campi di guerra per il vessillo italico.
Rosa Lazio 1914-1915: Rossi, Serventi (portieri); Amici, Bona, Furia, Levi, Maranghi, Saraceni II, Terrile (difensori); Caporali, De Gubertinis, Di Napoli I, Di Napoli II, Donati, Faccani, Grasselli, Zucchi (centrocampisti); Bocca, Consiglio, Coraggio, Corelli, Cella, Fioranti, Furia, Raffo, Saraceni I, Zoppi (attaccanti).
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Avv. Gian Luca Mignogna