Prosegue la nostra analisi sulle scommesse portate in maglia biancoseleste dal Ds Igli Tare in questa seconda e (si spera) ultima parte:
CISSE’ – Il francese è il grande colpo dell’estate del 2011 insieme a Miroslav Klose, tant’è che al suo arrivo a Fiumicino viene accolto da centinaia di tifosi biancocelesti. Viene acquistato per 5,8 milioni. L’inizio della sua avventura laziale inizia nel migliore dei modi: segna due reti il 18 agosto 2011, all’esordio con la maglia biancoceleste, nella partita di andata di Europa League contro il Rabotnički, terminata 6-0 per le Aquile. Il 9 settembre 2011, prima giornata del campionato di Serie A, segna il suo primo gol italiano (insieme al compagno di reparto Klose) nella partita fuori casa contro i campioni in carica del Milan (2-2). A questa rete segue tuttavia un lungo periodo senza riuscire ad andare a segno in campionato, che si prolunga fino alla fine del 2011. Se volessimo raffigurare la sua stagione in un episodio potremmo scegliere sicuramente il clamoroso palo preso durante il derby con la Roma. Chissà come sarebbe cambiata la sua stagione se quel tiro meraviglioso fosse entrato in rete…Nei sei mesi a Roma viene spesso relegato al ruolo di esterno sinistro offensivo del 4-2-3-1 per lasciare spazio a Klose, ruolo non consono alle sue caratteristiche finalizzative. La poco felice esperienza in Italia si conclude il 31 gennaio 2012, quando torna in Premier League, firmando un contratto di due anni e mezzo con il Queens Park Rangers. Al termine della stagione totalizza 6 marcature in 8 presenze, aiutando i londinesi a salvarsi dalla retrocessione. Nella sua seconda annata a Londra si sblocca alla decima giornata contro il Reading (1-1). Gioca anche la FA Cup e la coppa di lega ma l’esperienza del QPR nelle due competizioni è breve. Nel gennaio del 2013, dopo 21 presenze e 4 reti, la squadra inglese lo cede in prestito ai qatarioti dell’Al-Gharafa. Realizza una sola rete in campionato contro l’Al-Arabi(1-1), siglando quattro reti nell’AFC Champions League, inclusa una doppietta al Sepahan (3-1). Il 28 giugno successivo, terminato il prestito, rescinde il contratto che lo legava al QPR. Il 4 luglio 2013 firma un contratto di un anno con opzione per il secondo con il Kuban‘, club russo militante in prima divisione. Il 31 dicembre 2013, dopo aver rescisso il contratto con il Kuban‘, firma un contratto con il Bastia della durata di diciotto mesi. Dopo essersi svincolato dal club corso, e aver firmato per il JS Saint-Pierroise, club del Campionato reunionista di calcio, il 19 ottobre 2015 annuncia il ritiro dal calcio giocato.
SAHA – Il francese è uno dei protagonisti del “cimitero degli elefanti” messo in atto dal direttore sportivo. Grandi nomi del passato che vengono portati a Roma in memoria del tempo che fu. Avendo concluso il contratto con il Sunderland entro le ore 19:00 del 31 gennaio, è stato possibile tesserarlo, come giocatore svincolato, da parte della società italiana della Lazio nonostante il calciomercato fosse concluso; l’ingaggio, infatti, è stato perfezionato il 6 febbraio 2013. Saha ha firmato un contratto semestrale a 500.000 euro ma non è stato possibile inserirlo nella lista UEFA data la scadenza ormai sopraggiunta. Esordisce in maglia biancoceleste e nel campionato italiano il 9 febbraio, entrando al 90′ al posto di Álvaro González nella partita Lazio-Napoli finita 1-1. Il 26 maggio 2013 vince la Coppa Italia battendo in finale la Roma per 1-0. Anche se non fu protagonista di questa partita storica, Saha ricorderà con piacere questo giorno per il bel gesto dei suoi compagni che lo invitarono ad andare a prendere con loro la medaglia nonostante non avesse giocato neanche un secondo in quella competizione. A fine stagione, scaduto il contratto, lascia la Lazio e l’8 agosto 2013, giorno del suo trentacinquesimo compleanno, annuncia il ritiro dal calcio giocato, tramite Twitter.
PEREIRINHA – Il giocatore portoghese è un’altra delle meteore portate a Roma dal Ds Tare. Viene acquistato 30 gennaio 2013 viene tesserato dalla società italiana della Lazio, che gli fa firmare un contratto triennale una volta che il calciatore portoghese si era svincolato dallo Sporting Lisbona. Il 3 febbraio seguente esordisce con la maglia biancoceleste, sostituendo Cristian Brocchi al 71′, nella sconfitta per 3-2 contro il Genoa. Il 26 maggio 2013 vince la Coppa Italia battendo in finale la Roma per 1-0. Il 20 maggio 2015 perde la finale di Coppa Italia dove la Lazio viene sopraffatta dalla Juventus per 2-1. Il 15 luglio 2015, dopo 2 stagioni e mezzo, rescinde il proprio contratto che lo legava alla società romana; il centrocampista lascia la Lazio con un totale di 27 presenze. Se n’è andato come è arrivato. Sempre in punta di piedi Bruno Pereirinha. Mai una parola fuori posto, mai un eccesso. Professionista esemplare, nonostante il poco spazio e gli infortuni che ne hanno condizionato il rendimento. Dal gennaio del 2013, ha collezionato 27 presenze in due anni e mezzo di Lazio. L’esordio da incubo alla Scala del calcio (3-0 contro il Milan) episodio sfortunato di una carriera in biancoceleste mai decollata. Dopo aver rescisso con la società italiana della Lazio, vola in Brasile per firmare con l’Atlético Paranaense. Fa il suo esordio, con la nuova maglia, il 25 luglio 2015 nella partita vinta, per 1-2, contro l’Avaí. Il 15 ottobre successivo mette a segno il suo primo gol in terra brasiliana, in occasione della partita casalinga pareggiata, per 2-2, contro il Cruzeiro; non andava in gol dal 18 dicembre 2010 quando vestiva la maglia del Vitória Guimarães.
CIANI – Il 27 agosto 2012 viene acquistato dalla Lazio firmando un contratto triennale con scadenza nel 2015. L’esordio in maglia biancazzurra arriva il 20 settembre, nella partita di Europa League contro il Tottenham, sostituendo al 93º minuto il brasiliano Hernanes, la partita finirà 0-0. Segna il suo primo gol con la maglia biancoceleste il 19 dicembre 2012 nella partita di Coppa Italia Lazio-Siena, pareggiata dalla squadra biancoceleste per 1-1 al 95′ proprio grazie alla rete del francese, con la Lazio che passerà il turno dopo i calci di rigore. Il 26 maggio 2013 vince la Coppa Italia battendo in finale la Roma per 1-0. Buon difensore, la cui arma vincente era sicuramente il fisico possente che gli permetteva di vincere molti duelli aerei, ma inevitabilmente perdeva molto sotto il profilo della velocità e infatti puntualmente la Lazio andava in difficoltà quando si trovava di fronte attaccanti rapidi e brevilinei. Non sarà stato un fenomeno ma i laziali lo ricorderanno sempre con tanto affetto, se non altro per riconoscenza visto che se non era per quel colpo di testa in Coppa Italia la Lazio non avrebbe mai fatto quella bellissima cavalcata fino al trionfo del 26 Maggio. E quel pallone sparato lontano al triplice fischio dell’Arbitro è stato un senso di liberazione in cui tutti i laziali si sono sicuramente rispecchiati. Il 3 giugno 2015, in scadenza di contratto, annuncia l’addio alla Lazio, dopo tre anni in cui ha collezionato 72 presenze totali con 2 reti segnate. Il 18 luglio 2015 firma un contratto biennale, con opzione di un anno aggiuntivo, con il club portoghese dello Sporting Lisbona; nel contratto è anche presente una clausola rescissoria pari a 45 milioni di euro. Ma dopo soli 29 giorni, il francese richiede la cessione a causa del mancato ambientamento suo e della sua famiglia. Il 18 agosto 2015, dopo aver lasciato lo Sporting Lisbona dopo sole quattro settimane di permanenza e nessuna presenza, firma un biennale con il club spagnolo dell‘Espanyol. L’esordio arriva il 12 settembre successivo nella sconfitta interna, per 0-6, contro il Real Madrid.
KAKUTA – L’ex baby fenomeno del Chelsea viene acquistato dalla Lazio al termine dell’ennesima deludente campagna di “rafforzamento”, precisamente il 31 gennaio 2014 a titolo temporaneo con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni di euro. Il 20 febbraio successivo fa il suo esordio con la maglia del club capitolino, subentrando a Senad Lulić al minuto 68 in occasione della sconfitta casalinga per 1-0, nei sedicesimi di finale di Europa League, contro i bulgari del Ludogorets. Il 9 marzo successivo, arriva anche l’esordio nel Campionato italiano, subentrando all’86’ a Miroslav Klose nella sconfitta casalinga per 1-0 contro l’Atalanta. Il 1º luglio 2014 la Lazio decide di non riscattare il cartellino del giocatore che torna di nuovo al Chelsea. Il 31 luglio 2014 viene acquisito, a titolo temporaneo, dal club spagnolo del Rayo Vallecano. Esordisce il 25 agosto successivo nel pareggio interno, per 0-0, contro i campioni in carica dell’Atlético Madrid. Il 14 settembre 2014 mette a segno la prima rete con la nuova maglia in occasione della sconfitta casalinga, per 2-3, contro l’Elche. Conclude la stagione con un totale di 35 presenze e 5 reti. Il 18 giugno 2015 viene acquistato dal Siviglia per una cifra vicina ai 4 milioni di euro. Attualmente gioca in Cina nell’Hebei China Fortune: come tanti altri giocatori che hanno giocato in Europa e che non hanno più nulla da chiedere alla loro carriera infatti, anche lui ha deciso di pensare esclusivamente ai soldi.
NOVARETTI – Nell’estate del 2013, Novaretti lascia il nuovo continente per giocare nel vecchio, raggiungendo un accordo quadriennale con la Lazio, sulla base di un trasferimento gratuito per scadenza del precedente contratto. Esordisce in serie A e con la maglia bianco-celeste da titolare il 25 agosto 2013 nella partita Lazio-Udinese (2-1). Il centrale argentino si dimostra fin da subito un pesce fuor d’acqua nel campionato italiano, mostrando spesso e volentieri lacune difensive che in Serie A non puoi assolutamente permetterti. Mentre il 19 settembre 2013 fa il suo esordio in campo internazionale, in occasione della vittoria casalinga per 1-0, di Europa League, contro il Legia Varsavia. Il centrale argentino si dimostra fin da subito un pesce fuor d’acqua nel campionato italiano, mostrando spesso e volentieri lacune difensive che in Serie A non puoi assolutamente permetterti. Così a fine stagione rescinde il proprio contratto con la società biancoceleste concludendo l’esperienza italiana totalizzando 24 presenze. Il 26 giugno, torna nel campionato che nella sua carriera gli ha dato le maggiori soddisfazioni, quello messicano. Il club del León, ufficializza l’ingaggio del difensore argentino. Esordisce il 29 luglio successivo in occasione della partita di Coppa del Messico vinta, per 1-2, contro il San Luis. Il 26 agosto 2015, sempre in Coppa del Messico, mette a segno la sua prima marcatura nella vittoria, per 2-1, contro il Correcaminos UAT. Il 5 novembre successivo, seppur giocando per soli 9 minuti prima di essere sostituito per infortunio, perde la finale di Copa MX poiché la sua squadra viene battuta, per 0-1, dal Chivas de Guadalajara.
HELDER POSTIGA – Altro grande nome venuto a occupare un posto nell’allettante “Cimitero degli Elefanti” biancoceleste creato dalla dirigenza biancoceleste durante le ormai inutili sessioni invernali. Il portoghese, l’8 agosto 2013 viene acquistato dal Valencia, a cui serve una nuova punta dopo la partenza di Roberto Soldado. Nel Valencia rimane fino a gennaio, quando viene ceduto in prestito con diritto di riscatto al club italiano della Lazio. Lascia il club spagnolo dopo 23 presenze e 4 gol. Il 30 gennaio 2014 si trasferisce in prestito alla Lazio, non potendo esordire subito con la società italiana a causa di una contrattura al polpaccio subita il giorno successivo. Dopo circa due mesi passati in infermeria, il 26 marzo 2014 fa il suo esordio in Serie A, in occasione della sconfitta per 2-0 contro il Genoa. Il 1º luglio successivo la Lazio decide di non riscattare il cartellino del giocatore, concludendo così l’esperienza in Italia con appena 5 presenze.
Fine della seconda puntata di questa lunga analisi sulle meteore che hanno vestito la maglia biancoceleste. La sensazione è che purtroppo non si dovrà attendere molto per le 3° puntata, il Ds Tare sta preparando già nuovi sostituti: Perea, Djordjevic, Mauricio, Bisevac, Braafheid, ecc…