La Lazio non riesce ad ottenere i 3 punti con il Milan di Mihajlovic, ma almeno riesce ad avere una reazione d’orgoglio e a regalare ai propri tifosi una buona prestazione dopo l’assurdo black-out in Europa League. Ma c’è stato anche un altro elemento che molto probabilmente ha spinto i biancocelesti a dare il massimo in campo: sabato scorso, infatti, poco prima la partenza per la trasferta di Milano, alcuni rappresentanti della Curva Nord hanno chiesto ed ottenuto di guardare negli occhi i calciatori ed avere un colloquio con loro. A svelare il faccia a faccia è stato Yuri Alviti, esponente della Curva Nord e conduttore della ‘Voce della Nord’, trasmissione in onda su Radiosei (98.100). Queste le sue parole: “Sabato ci siamo riuniti con alcuni rappresentanti della squadra, volevamo dare un segnale ed una scossa all’ambiente che deve sapere che noi siamo sempre uniti e monitoriamo quello che sta succedendo in tutto l’ambiente Lazio. Erano presenti anche organi di sicurezza, la necessità era quella di far capire l’importanza di mettere da parte personalismi e malesseri per salvare quello che è ancora salvabile in questa stagione. Ormai sembra che i giochi siano fatti, probabilmente a partire dal prossimo anno non si giocherà l’Europa e noi dovremo affrontare stagioni non positive, mentre molti calciatori dei presenti non ci saranno più. E’ stato un confronto utile per chiedere il rispetto della maglia, per capire anche attraverso la loro testimonianza la situazione, per caricare la squadra anche in vista del derby. Stando a quanto avvenuto ieri a Milano sembra abbia sortito almeno la consapevolezza del momento, la necessità di onorare la maglia fino alla fine. Erano presenti Biglia, Lulic, Candreva, Mauri ed il mister Pioli. E’ stato un confronto sereno, il messaggio che abbiamo voluto dare è stato di apertura e non di minaccia. Ora arriva il derby e vogliamo che in quei 90′ non ci sia un momento in cui non verrà dato il massimo“.
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