Danilo Cataldi ai microfoni di Raisport parla della sua più grande passione che poi è diventata un ‘lavoro’, il biancoceleste: “Sono entrato alla Lazio che avevo 12 anni, è stata tutta la mia vita calcistica, rinchiusa in quei colori”.
Sulla fascia di capitano: “Ho fatto il capitano e c’erano in campo Klose, c’era Biglia. E’ stato bello e anche un po’ pesante”. Sorride il ragazzo, non nascondendo tutta la spensieratezza ed il candore di chi ha vent’anni, ma che ricorda i sacrifici dei suoi genitori, che adesso in qualche modo ripaga: “So i sacrifici che hanno fatto per me e mia sorella. Vedo quando è allo stadio e faccio una bella partita, o comunque ha solo un attimo per vedermi, vedo che è felice e che è orgogliosa di me”.