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Ambasciatore italiano a Praga: “Un consiglio per i laziali…”

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Poco più di 48 ore alla sfida tra Sparta Praga e Lazio e sembra crescano le preoccupazioni e gli avvisi prima dell’arrivo dei laziali in terra ceca. Dopo le disposizioni date dalla società e la conseguente presa di posizione della curva nord, che attraverso un comunicato ha dichiarato di voler decidere autonomamente il punto di ritrovo, stavolta è l’ambasciatore italiano a Praga Aldo Amati che, intervenendo ai microfoni di Radio Radio, ha parlato della trasferta che affronteranno i tifosi biancocelesti in Repubblica Ceca: “In Repubblica Ceca non esistono preoccupazioni, non c’è nessun allarme per l’arrivo dei tifosi della Lazio. Le distanze tra le due piazze sono minime, non so quale motivo abbia spinto i tifosi a scegliere Jan Palach come ritrovo”. Sulla polizia ceca: “La polizia deve mantenere l’ordine ovunque, ma non bisogna dimenticare che qui c’è un passato diverso, negli anni ’70 facevano parte del blocco sovietico e magari hanno una diversa reazione alle cose, è una questione culturale”.  

Ecco il consiglio che l’ambasciatore si sente di dare ai tifosi laziali che seguiranno la squadra in trasferta: “Vediamo se chiedendo alla polizia del posto è possibile omaggiare la statua prima di dirigersi verso lo stadio, sempre se questo è quello che vogliono fare i laziali. Ai tifosi dico di andare a vedersi la partita e godersi questa città che è meravigliosa, poi se qualcuno ha altri programmi, posso dir loro che qui la polizia non scherza”. Infine sul comunicato della curva nord: “Il comunicato dei tifosi non mi sembra molto collaborativo. Non vogliono farsi imporre dalle autorità locali il luogo di ritrovo? penso che la società debba avvertire gli stessi tifosi che qui la polizia non scherza, anche se tra la società e i tifosi non scorre buon sangue”.

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