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ACCADDE OGGI – La magia di Veron contro la Roma, nell’anno dello Scudetto

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Era un bella domenica pomeriggio, Stadio Olimpico gremito, ore 15.00 e la città di Roma silenziosa in tutte le vie. Si sentono solo boati provenienti dallo Stadio, dalla Curva Nord e dalla Curva Sud. E’ il 25 marzo 2000 e Lazio e Roma si sfidano per la 27esima giornata di campionato. Sfida delicatissima sotto il profilo della classifica. La Lazio, scese in campo già sapendo della sconfitta della Juventus contro il Milan e consapevole che una vitoria la proietterebbe a -6 dai bianconeri. la Roma di Capello per rientrare in corsa per un posto in Champions League, ma soprattutto per fare lo sgambetto ai cugini. Eriksson in piena emergenza difensiva deve affidarsi a Gottardi, spostando Negro al centro in coppia con Couto. Nesta e Mihajlovic sono out. Giallorossi con la formazione tipo e con l’incubo Montella. Ed è proprio l’aeroplanino a gelare i laziali dopo appena 2 minuti. La sua zampata  trafigge Marchegiani e trafigge anche i cuori dei tifosi biancocelesti. Ma l’orgoglio, la grinta e la voglia di vendicare quel maledetto 4-1 dell’andata porta la Lazio al pareggio. Incursione di Nedved tiro sporco, deviazione di Zago e Lupatelli battuto. E’ 1-1 al 25esimo. La Lazio ci crede  e dopo appena tre minuti sigla il sorpasso. E’ il minuto 28, punizione e Veron posiziona il pallone con tanta delicatezza sul rettangolo verde, come se fosse una corono da posare sopra la testa di una Regina… Breve rincorsa e il suo destro va ad accarezzare il pallone, parabola perfetta e la sfera che si va a piazzare sotto l’incrocio, con Lupatelli proteso invano in volo. 2-1 Lazio e l’Olimpico esplode! Ma la malasorte si accanisce culla Lazio e Marchegiani si infortuna. Dentro Ballotta che nella ripresa diventa protagonista salvando a più riprese la posrta laziale. Brividi intensi ma 3 punti d’oro per la vittoria dello Scudetto a maggio!

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