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Venturin: “L’ambiente Lazio è depresso. Biglia forte ma non indispensabile”

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Dopo l’amara notte segnata dalla sconfitta contro il Napoli, Giorgio Venturin è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio per parlare del momento laziale nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“.

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Dalla Lazio mi aspettavo di più. Visto il buonissimo campionato dell’anno passato un po’ tutti si aspettavano qualcosa in più, a livello di risultati ma anche a livello di gioco. Capire perché stia accadendo questo non è semplice: molti sono concordi nel dire che essere usciti dalla Champions League è stata una mazzata a livello psicologico. Sicuramente hanno influito gli infortuni, con la mancanza di De Vrij che ha fatto saltare completamente gli equilibri della fase difensiva.

Sul mercato: “Il campionato dell’anno scorso lasciava presagire che non sarebbe stato facile migliorare lo straordinario rendimento fatto registrare. Sarebbero serviti giocatori di livello europeo per consolidare quella che era stata una vera e propria impresa. La verità è che l’annata è iniziata storta: il ko in Champions, la divisione della curva, il malumore dei tifosi. Una serie di problematiche che hanno oscurato gli orizzonti fin dall’inizio. La Lazio per fortuna è guidata da un allenatore intelligente che può sfruttare il tempo rimasto ancora a disposizione.

Ma il segnale di mancata ambizione della società quanto può aver influenzato i calciatori? “Forse l’ambiente può essere influenzato da tutto questo. Il giocatore vive la quotidianità dello spogliatoio, il rapporto con l’allenatore e dovrebbe avere il polso della situazione. I giocatori sono professionisti, gli arrivi di livello possono essere stimolanti ma anche responsabilizzarli è importante.

Da ex centrocampista, Venturin parla del capitano biancoceleste: “Biglia è un giocatore molto importante, ma la squadra l’anno scorso girava a meraviglia anche senza l’argentino. Quest’anno ho visto una partita della Lazio con Biglia in campo e anche lui non mi è sembrato il giocatore dello scorso anno.

Sul Napoli: “Sarri ha saputo portare l’organizzazione dell’Empoli, che già mi aveva impressionato lo scorso anno, in una grande piazza. Secondo me ha la capacità di lottare fino alla fine per il traguardo più grande.”

Fabio Belli

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