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Un fascia senza padroni, è la Lazio dei “capitani”

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Come riporta oggi il “Corriere dello Sport“, la squadra biancoceleste quest’anno ha tanti rappresentanti della squadra, e alla fine della fiera “forse” questo crea in piccola parte un po’ di instabilità dentro lo spogliatoio. Stefano Mauri l’aveva lasciata a Giugno per poi riprendersela a Marassi sabato sera. L’aveva già portata in altre due occasioni, contro l’Udinese alla terza giornata del girone d’andata (vinta dagli uomini di Pioli per 2-0, doppietta di Matri), e contro il Rosenborg in Europa League (22 Ottobre 2015, partita vinta per 3-1).

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Ad oggi il capitano è Lucas Biglia, che però per svariati problemi è sempre costretto a saltare tante partite. L’argentino in estate all’unanimità fu insignito della qualifica di rappresentante della squadra con “onori” e “oneri“, ed era considerato l’allenatore in campo. Tanti mugugni, uno su tutti quello di Antonio Candreva, che voleva essere identificato come “leader” di squadra e tifoseria. Poi a Leverkusen accettò la fascia consegnatagli da Pioli dopo un colloquio chiarificatore fra i due. Lulic e Klose furono sin da Luglio nominati i vice Biglia. Sia il tedesco che Senad hanno avuto sporadiche occasioni di indossarla in qualche partita.

All’interno dello spogliatoio il fattore dell’anzianità viene considerato importante. Ecco perché in passato era considerato Stefan Radu dopo Mauri il primo della lista in fatto di anzianità di servizio. Nelle ultime settimane si è aggiunto il settimo capitano: si tratta di Abdoulay Konko, biancoceleste dal 2010, quando venne acquistato per sostituire Lichtsteiner, ceduto alla Juve. Il francese era stato capitano a metà dicembre con il Saint Etienne e ha portato la fascia anche domenica scorsa a Udine.

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