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Stracuzzi-Berardi, prima le accuse poi il dietrofront. E il rilancio…

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Fa dietrofront il presidente del Messina Natale Stracuzzi, dopo il polverone scatenato dalle sue dichiarazioni di ieri. “Berardi mi fa pensare male, non giocherà più“, aveva tuonato il numero uno siciliano, in riferimento ad alcuni sospetti di combine che riguarderebbero la sua squadra. A mandare su tutte le furie il patron, in particolare, l’ultimo episodio, ovvero il match pareggiato 2-2 con la Paganese, che ha fatto registrare 500mila euro di vincite ‘misteriose’. Si tratterebbe, secondo quanto riporta ‘gazzetta.it’, del quarto episodio che vede segnalati i giallorossi, dopo quelli con Martina, Benevento e Casertana. Troppo per Stracuzzi, che, oltre a presentare denuncia contro ignoti, ha deciso di spedire in panchina il portiere ex Lazio Alessandro Berardi, finito nel mirino per i due gol incassati contro la Paganese. Ma, colpo di scena, stamattina, ai microfoni di ‘RTP’, si è rimangiato tutto, forse per stemperare un clima divenuto in città ormai incandescente: “Non ho cacciato Berardi, le mie parole sono state strumentalizzate. Il ragazzo fa parte della squadra e ne sarà il titolare. Ci ho parlato perché era molto allarmato per quelle dichiarazioni prive di fondamento per come sono fatto e gli ho detto che, per dimostrargli ulteriormente la mia fiducia nei suoi confronti, sono disposto a rinnovargli il contratto per altri cinque anni, oltre ai due per i quali abbiamo già un accordo“. Parole che sicuramente non potranno non far piacere all’ex estremo difensore della Primavera capitolina, che, dal canto proprio, ha mostrato di non aver gradito l’esternazione: “Non volevo credere a quelle parole. Sono preoccupato per le conseguenze che questa vicenda potrebbe avere sul mio futuro“. Basterà il rinnovo per ricucire lo strappo?

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