Al Comunale di Frosinone si sono verificati, per la prima volta nella storia della società ciociara in serie A, i primi scontri tra tifosi locali e le forze dell’ordine. La partita con la Lazio, finita bene dal punto di vista sportivo, almeno per gli aspetti legati ai tifosi era iniziata male. Tutto ha preso il via poco prima dell’inizio dell’incontro, quando i tifosi canarini stavano entrando in curva nord, culla del tifo giallazzurro. I tifosi ciociari non hanno rispettato i continui inviti della questura ad arrivare prima allo stadio per permettere i controlli previsti per poter accedere all’impianto e, di conseguenza, anche ieri il grosso del tifo si è assembrato ai tornelli poco prima dell’inizio della gara. Alcuni tifosi, resosi conto che non sarebbero entrati in tempo per l’inizio della partita, hanno cominciato a spingere e, tra loro, convinti che le forze dell’ordine e gli steward avrebbero allentato i controlli, si sono infiltrati anche un gruppo di una ventina di tifosi senza biglietto. Ma gli ordini della questura erano perentori: nessuno entra senza essere controllato. Le forze dell’ordine, quindi, si sono posti di fronte alla folla di tifosi che spingeva. Da qui allo scontro c’è voluto poco e i tifosi sono stati respinti. Pochi minuti di disordine che, per la prima volta quest’anno, si sono verificati in curva nord. L’ordine è stato presto ristabilito ma al termine degli scontri ci sono stati un ferito tra i tifosi e uno tra i carabinieri (guaribile in tre giorni). Nel trambusto generale, inoltre, qualcuno ha cercato di far passare un grosso e pericoloso petardo ma i controlli delle forze dell’ordine gli hanno impedito il passaggio. A. I., tifoso di 24 anni, è stato fermato e arrestato per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive (l’ordigno è stato sequestrato) e, inoltre, il giovane si trovava in possesso di un coltello a scatto con lama di 9 cm nascosto nella tasca posteriore dei jeans. Per lui è scattato il Daspo per cinque anni, gli arresti domiciliari e inoltre verrà processato con rito direttissimo. I poliziotti della Digos stanno ora visionando le immagini di videosorveglianza dello stadio per accertare eventuali ulteriori responsabilità anche al fine dell’emissione di altri provvedimenti di Daspo. La curva nord gialloblu ha espresso la propria contrarietà verso ciò che si è verificato con uno sciopero del tifo di venti minuti e con cori non propriamente eleganti e ripetuti verso le forze dell’ordine e, nel secondo tempo, con l’uscita anticipata dal settore tra il silenzio assoluto dei sostenitori ciociari.