L’ex terzino biancoceleste Lionel Scaloni ha parlato ai microfoni di Radiosei: “Ho appeso gli scarpini al chiodo a giugno, adesso faccio lo scout per l’Atalanta e l’allenatore di una squadra di 14enni a Maiorca. Aspetto di fare il secondo corso di allenatore per iniziare questa nuova carriera. Ho sempre avuto questa ambizione perché a me piace il calcio, è la mia passione e la mia vita. Vorrei continuare in questo mondo anche se non è facile”.
Sulla stagione della Lazio, l’argentino ha detto: “Seguo sempre la Lazio e l’Atalanta. I biancocelesti hanno avuto la sfortuna di perdere un giocatore importantissimo come de Vrij, difficile da sostituire. Poi hanno avuto altre assenze pesanti in alcune gare. Quando la Lazio ha giocato al completo ha sempre fatto bene. Adesso ha trovato l’equilibrio e penso farà un finale di stagione come tutti vogliamo. Priorità all’Europa? L’inizio di stagione non è stato bello e in un campionato così competitivo se alla 15^ giornata ti trovi a metà classifica significa che puoi fare ben poco. Invece in Europa League di vittoria in vittoria capisci che puoi andare avanti e riesci a dare qualcosa in più. Io un mese fa dicevo che la Lazio poteva raggiungere un posto in Europa ma adesso è lontano. Quindi penso che la squadra si concentrerà sull’Europa League e col fatto che in campo europeo le squadre lasciano più spazi, la Lazio può avere gioco facile sfruttando i suoi giocatori veloci e di qualità. I biancocelesti possono arrivare fino in fondo. L’Europa League è una competizione totalmente diversa dalla serie A che è il campionato più difficile in assoluto”.
Sul problema difensivo e dei gol: “La Lazio ha 3 centravanti che hanno sempre segnato. Se la palla non entra non è colpa di nessuno. E’ difficile trovare attaccanti migliori di loro, magari ci sono ma servono tanti soldi e non è detto che vogliano venire alla Lazio. Sul problema difensivo trovare un difensore un giocatore simile a de Vrij è difficile. Quando la Lazio l’ha preso ho pensato che fosse stato il colpo del mercato a livello europeo perché era un giocatore che volevano tutti. Sono convinto che avrebbe fatto ancora meglio nel secondo anno ma purtroppo ha avuto questo infortunio grave che l’ha frenato. Konko? Ho giocato spesso al suo posto perché infortunato. E’ difficile trovare un terzino più forte di lui: è forte tecnicamente ed è veloce. Prima si fermava a ogni fastidio muscolare perché non se la sentiva di rischiare, mentre adesso magari col fatto che è in scadenza di contratto e vuole farsi notare da altri club riesce a trovare quel qualcosa dentro che prima non aveva. In allenamento dimostrava di essere un giocatore importante, ma in partita non riusciva a tirare fuori quel 5% in più determinante per giocare ad alti livelli. Negli ultimi tempi finalmente ci sta riuscendo”.
Sul suo lavoro di scouting: “L’Atalanta è tra le migliori in Italia in quanto a settore giovanile. Adesso stanno cercando talenti fuori dall’Europa. Ad esempio hanno preso un giocatore della Costa d’Avorio quando aveva 17 anni che quest’anno si sta mettendo in luce a Cesena (Franck Kessié, ndr). Investono tanto in scouting e in un’epoca in cui non girano tanti soldi è un modello importante. Contatti con la Lazio? Mi sento spesso con Tare, ho un rapporto speciale con lui. So che loro vogliono seguire il modello Atalanta. E’ importante avere una scuola che ti insegni il valore di portare l’aquila sul petto”.
In chiusura Scaloni dà un consiglio alla squadra di Pioli: “Quando giocavo a La Coruna capitava che ad esempio il sabato affrontavamo il Rayo Vallecano e il martedì seguente il Manchester United. Se il sabato non giocavi a mille e pareggiavi o perdevi, poi non rendevi al massimo neanche in Champions. Questo per dire che anche se la Lazio è lontana dalla zona Europa, deve fare bene in campionato per caricarsi in Europa League. Klose? Sono contento per lui, ha bisogno di segnare. E’ un momento particolare in casa Lazio, lo spogliatoio sa che può arrivare ai quarti di Europa League e deve spingere al massimo in questo periodo”.