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ame over. Corsa europea finita, seppellita da un’altra prova indecorosa di una Lazio senza idee e gioco. Come a Udine e a Genova, basta fare copia-incolla ed ecco fotografata la sfida contro il Frosinone, ancora uno squallido 0-0. La squadra di Stellone, lotta, sale -2 dalla salvezza che meritrebbe per quanto mostrato in questo strano derby regionale. Ci si aspettava il furore di Candreva & Co. a una delle ultime chiamate per rimontare in classifica e puntare alla zona coppe e invece è stata una nuova dimostrazione del fallimento di un gruppo a cui resta solo giovedì il Galatasaray. Ma anche in caso di passaggio del turno in Europa League, la vergogna di Frosinone resterà nella storia del club più antico della Capitale. Novanta minuti di calcio ruminato a ritmi messicani creando pochissimo (un colpo di testa di Milinkovic Savic e uno di Klose nel finale), senza mai provare a fare qualcosa in più.
TUTTI CONTRO LOTITO
Prima della sfida cori e insulti tra le due tifoserie fino alla parola chiave: «Lotito», peraltro assente (ha scelto la partita della Salernitana ancora una volta e per certi versi è stato meglio così). A quel punto è partito il gemellaggio ideale con la curva ciociara che ha urlato qualsiasi tipo di insulto al presidente biancoceleste tra gli applausi dei dirimpettai. Tutto il Matusa è scattato in piedi, è esplosa la rabbia verso il vicepresidente federale che l’anno passato, in una telefonata estorta, aveva augurato al Frosinone e al Carpi di non salire in serie A per questione economiche. Poi il fischio d’inizio di Russo di Nola, modesto come la partita, con i padroni di casa chiamati a rispondere alla vittoria del Genoa e al pareggio del Carpi mentre la banda Pioli è costretta a vincere per non vedere scappar via ancora di più i posti utili per l’Europa.
Fonte : Il Tempo