Felice Pulici, storico numero uno della Lazio dello scudetto del ’74, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva “I Laziali Sono Qua“, alla vigilia dell’importantissima sfida europea che vedrà la Lazio contendere l’accesso agli ottavi di finale di Europa League ai turchi del Galatasaray.
Nelle ultime settimane si è parlato di personaggi che potrebbero aiutare la società a riavvicinarsi alla tifoseria: “Il dialogo, quando è sincero, voluto e sereno, porta sempre comportamenti che possono essere condivisi. Ci sono opportunità nuove che possono essere colte quando si dialoga, però la volontà deve essere chiara e trasparente da entrambe le parti. Questo al momento rappresenta a mio avviso lo strappo più grande al momento, più dei mancati acquisti o dei risultati che possono venire a mancare. Fattori che contano, perché la classifica serve per creare entusiasmo, ma è la presenza dei tifosi che ha consentito alla Lazio di andare avanti anche in momenti peggiori.“
Un riavvicinamento però è stato auspicato spesso tra le parti, ma non sempre i fatti hanno fatto seguito alle parole: “L’abbandono totale della tifoseria e in parte anche della critica ha delle radici profonde. Alla disponibilità va fatta seguito un’azione tangibile, anche attraverso una denuncia da parte della società degli errori veniali che sono stati commessi. L’invito ad aprire le porte di Formello io lo leggo in questo modo: non un’iniziativa isolata, ma un modo di recuperare, costantemente nel tempo, la fiducia reciproca.“
Lo stadio però è vuoto non per il logorio dei rapporti con la società, ma per un altro problema primario: l’allestimento delle barriere e la divisione della curva. Ma in merito a questo argomento la società e la grande maggioranza degli addetti ai lavori non si sono espressi chiaramente. “Anche questo deriva fondamentalmente dalla mancanza di dialogo. Il prefetto Gabrielli ha chiesto dimostrazioni tangibili per togliere le barriere: andare allo stadio e dimostrare che sono inutili, o inserire una figura di raccordo con la tifoseria che possa istituire finalmente una mediazione tra le parti e risolvere la situazione. Una figura di vera garanzia per la società e per i tifosi. Non può essere quella individuata in Calveri, che ha compiti all’interno della Lazio puramente amministrativi. Non si può però dire “cacciamo via il presidente”, né prendere in giro i tifosi con parole che non trovano mai riscontro nei fatti.“
“Forse,” spiega Pulici, “Lotito vuole dimostrare di essere più irriducibile degli irriducibili, come disse una volta, ma a credo non sia insensibile alle istanze dei tifosi, così come è accaduto quando l’anno scorso sono state aperte le porte di Formello dopo le grandi vittorie. Il presidente capisce che le cose non stanno andando nel verso giusto e forse questo è un momento di mediare finalmente tra le parti.“
Per chiudere, una battuta su Lazio-Galatasaray: “Per quanto visto all’andata la preoccupazione non sarebbe molta, ma le partite europee nascondono sempre grandi tranelli: certo giocando in casa senza il vantaggio dei tifosi si potrebbe avere qualche problema in più.“
Fabio Belli