Per anni è stato il punto di riferimento del settore giovanile della Lazio ed ha scoperto un grande numero di campioni passati sotto la sua supervisione. Volfango Patarca è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” per parlare del momento-Lazio, con un occhio di riguardo ai giovani che restano sempre il suo pane quotidiano.
“Non dico che avessi previsto questo momento, ma a lungo andare avevo la sensazione che qualcosa si sarebbe potuto rompere. Io ho tanti bei ricordi del passato, con tanti bambini della scuola calcio da me condotta che riempivano lo stadio. Lo strappo coi tifosi si ricuce con la partecipazione attiva della società e della squadra: bisognerebbe portare giocatori in grado di entusiasmare la piazza e soprattutto impostare le priorità a gennaio, la mancanza di programmazione sistematica fa sì che la gente cada nel disamore e non si presenti più allo stadio.“
Parlando di singoli nella squadra biancoceleste e in particolare di giovani, Danilo Cataldi sta vivendo un momento di importante crescita. “Se Cataldi prosegue nel giocare con la stessa continuità e la stessa padronanza di adesso, può diventare un giocatore importantissimo. Mi piace come lavora, come suda per la maglia: ma ha bisogno della piena fiducia, entrare e uscire dalla formazione titolare a volte può essere destabilizzante. L’allenatore deve credere in lui al cento per cento, per il suo modo di giocare e per l’impegno che mette in campo.“
Ma con l’innesto di tanti giovani nella rosa titolare non si è rischiato di forzare troppo la mano? “A volte giocare con troppi giovani diventa un rischio. Ma è un rischio anche affidarsi ad ultratrentenni come Klose e Mauri. L’ideale è sempre un inserimento graduale e in questo il tecnico è sempre stato bravo a cercare il giusto equilibrio. Un mix tra giovani e meno giovani porta a bilanciare le qualità di tutti gli elementi. Pioli secondo me è meritevole di grandi complimenti: quest’anno è mancato qualcosa nella squadra, lui non è abituato a lamentarsi ma le lacune della rosa, tra infortuni e mancati arrivi, hanno forse disorientato anche lui, almeno in alcune circostanze.“
La vittoria col Verona può aver ridato morale alla squadra in vista del Galatasaray? “In questo momento prendiamo qualche gol di troppo. In casa loro i turchi sono tremendi, se passiamo indenni attraverso la trasferta ce la possiamo giocare alla grande. Chiaramente andando avanti in Europa League il livello di difficoltà aumenta, ma con un sorteggio favorevole si potrebbe fare strada, soprattutto se finalmente la squadra riuscisse ad entrare in un buon momento di forma collettivo che è sempre mancato in questa stagione.“
L’ultima giornata di campionato è stata particolarmente importante con le vittorie della Juventus sul Napoli e della Fiorentina sull’Inter: la corsa scudetto e la corsa Champions quale epilogo potranno avere? “Secondo me il duello tra bianconeri e partenopei durerà fino alla fine dell’anno. Le distanze sono così strette che basta una partita sbagliata per ribaltare le gerarchie e questo vale anche nella corsa al terzo posto.“
Fabio Belli