Ex terzino della Lazio, per ben 5 stagioni padrone della fascia destra biancoceleste e capitano di mille battaglie, attuale tecnico del Pescara con cui sta ottenendo risultati egregi, sugli 88.100 di ElleRadio, nella trasmissione di riferimento per tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua“, è intervenuto Massimo Oddo, per analizzare il momento della Lazio dopo la convincente vittoria con il Verona e a una sola settimana dal match crocevia della stagione contro il Galatasaray.
Sulla panchina del Pescara Oddo si sta rendendo protagonista di un ottimo campionato, soprattutto con idee di gioco innovative: “Quando si inizia la carriera di allenatore si hanno tante idee in testa. Io ho avuto la fortuna di fare un buon percorso nel settore giovanile in cui ho potuto sviluppare le mie idee. La massima aspirazione di un allenatore è la vittoria certo, ma è ancor più appagante esprimere un buon calcio“.
Chissà se un giorno l’ex biancoceleste potrà sedersi sulla panchina della Lazio: “Questo sogno è un po’ il sogno di qualsiasi allenatore. La Lazio è una squadra importante e blasonata e chiunque vorrebbe allenarla, non solo un suo ex giocatore e capitano come me. Ovviamente io ho giocato a Roma, ci ho vissuto e conosco bene l’ambiente biancoceleste“.
La Lazio è reduce dalla buona vittoria di ieri sera contro il Verona, ma la stagione è al di sotto delle aspettative: “Per me è difficile giudicare, soprattutto non conoscendo la situazione interna alla squadra. La Lazio ha un enorme potenziale ma forse questo non è valorizzato al massimo. Ieri ho visto una bella Lazio, una squadra che potrebbe fare tanto. Il calcio è strano, in poco tempo ci si può butare giù oppure risalire repentinamente, non c’è mai nulla di scontato. Bisogna sempre ambire a qualcosa di importante“.
Parlando dei singoli, la Lazio a centrocampo ha due elementi giovani e di grande prospettiva: Cataldi e Milinkovic-Savic: “Cataldi mi piace molto, innanzitutto perchè è un giovane ed io adoro lavorare con i giovani. E’ un giocatore molto intelligente, capace di poter giocare in ruoli diversi, ha sicurmente un grande futuro davanti. Milinkovic-Savic non lo conoscevo e tuttora non lo conosco ancora bene, ma noto in lui discreta tecnica e ottimo adattamento nello svolgere più ruoli a centrocampo. Ovviamente anche lui ha un enorme potenziale“.
Da ex terzino destro un’opinione sugli attuali interpreti del ruolo nella Lazio: “Basta e Konko sono tra i migliori interpreti del ruolo, anche perchè oggigiorno non c’è abbondanza di terzini bravi e completi. Sanno difendere ma anche attaccare, hanno corsa e buon piede. Sono due ottimi giocatori“.
La Serie B è spesso un campionato sottovalutato, ma è un torneo molto competitivo e soprattutto una buona vetrina per i giovani: “Sono sincero, il livello della serie cadetta non è più il livello di qualche anno fa, si è decisamente abbassato, ma credo sia un campionato vetrina per molti buoni giocatori. E’ una categoria molto competitiva e formativa, oltre che equilibrata. Vedo tanti giocatori di ottimo livello che considero già pronti per il salto di categoria. L’importante è che gli allenatori abbiano fiducia in questi ragazzi e gli consentano di tirare fuori il massimo“.
Parlando di giovani, per la loro crescita è importante avere accanto giocatori di esperienza: “Per i giovani è fondamentale avere vicino uomini di esperienza. Sono figure imprescindibili sia dentro che fuori dal campo. I giovani hanno bisogno di una guida, soprattutto nei momenti di difficoltà“.
Riguardo Stefano Pioli: “E’un ottimo allenatore e lo ha dimostrato soprattutto lo scorso anno. Sono convinto che i momenti difficili della Lazio derivino in primo luogo da quel maledetto preliminare di Champions, che ha creato problemi di preparazione, fisici e mentali. Ma in fin dei conti credo la società debba continuare con questo progetto tecnico“.
Chiusura sul campionato e sulla sfida tra Juventus e Napoli: “Non mi aspettavo un campionato così equilibrato, forse mi aspettavo qualcosa in più dall’Inter. Credo Juve e Napoli si giocheranno lo scudetto fino alla fine. La Juventus ha grande esperienza, è brava nella gestione di questo tipo di situazioni di classifica; dall’altra parte il Napoli ha tanto entusiasmo ed un ottimo allenatore. Forse i bianconeri hanno qualcosa in più, ma sono convinto che i partenopei lotteranno fino alla fine“.
Giulio Piras