Per Genoa e Lazio le grandi gioie dello scorso campionato sono molto lontani. Domani al Ferraris si affronteranno le due grandi deluse del campionato, due squadre con problemi gravi ed evidenti. Dopo aver temrinato la scorsa stagione rispettivamente 6° (Genoa) e 3° (la Lazio), le due squadre hanno (per usare un eufemismo) deluso tutte le aspettative di inizio stagione. La squadra di Pioli, attualmente nona in classifica, non ha praticamente più obiettivi in campionato nonostante 15 partite ancora da giocare. L’unico obiettivo rimasto è quello di arrivare in fondo all’Europa League, ma la sfida con il Galatasaray ai sedicesimi di finale (per come sta la Lazio in questo momento) non lascia ben sperare i tifosi biancocelesti. Il Genoa, al contrario, più che all’europa deve tenere a bada Carpi e Frosinone, penultime della classe che distano solo cinque lunghezze. Nelle ultime gare i problemi delle due squadre hanno riguardato soprattutto l’attacco. Nonostante moduli spregiudicati, le due compagini faticano a trovare gol (nel caso della Lazio si fa proprio fatica a tirare in porta), confermando di avere a disposizioni tridenti che per motivi diversi sono inefficaci. Da un lato c’è Gasperini che sta apprezzando la vena realizzativa del bomber Leonardo Pavoletti, che in classifica marcatori ha già raggiunto quota dieci gol. Il problema è che il centravanti rossoblu è l’unico attaccante che in questo periodo riesce a segnare visto che gli altri gol sono stati segnati solo da centrocampisti e difensori (a parte il gol di Suso col Palermo), insomma i Grifoni sono una squadra a livello offensivo (numeri alla mano) ha ben poco oltre al suo centravanti..Dall’altro lato invece il mister Stefano Pioli, vive una situazione paradossalmente opposta, visto che nei tridenti d’attacco schierati fino ad ora, la maggior aprte dei gol sono venuti dagli esterni (Candreva e Felipe Anderson su tutti) mentre i 3 centravanti biancocelesti stanno proponendo numeri sempre più pietosi: Matri tre reti, Djordjevic due e Klose zero! Sono i numeri di un attacco con polveri bagnate, un centravanti come Pavoletti farebbe molto comodo al mister Pioli in questo momento, chissà che non possa essere oggetto di mercato nella prossima sessione estiva. Una cosa è certa: domani Pioli, in un campo da sempre ostico per la Lazio, vuol vedere una grande reazione da parte della sua squadra dopo l’ennesima prova deludente fatta con il Napoli capolista. E’ importante non cadere definitivamente in un limbo senza senso e cercare di salvare il più possibile questa stagione che non può, assolutamente, essere finita con 15 giornate d’anticipo, ma finché la matematica non ci condanna e anche se è sarà difficilissimo visto le condizioni in cui si trovano i biancocelesti, è doveroso tentare l’aggancio ad ottenere l’obiettivo MINIMO stagionale: la qualificazione in Europa League. Analizziamo nel dettaglio gli avversari di domani:
STATISTICHE, PRECEDENTI & CURIOSITA’ –
- Nella gara d’andata, la Lazio è tornata a vincere contro il Genoa, dopo una serie di otto successi consecutivi dei liguri – in quella partita, inoltre, i biancocelesti sono tornati a segnare ai rossoblu dopo quattro sfide.
- Il Genoa ha vinto le ultime quattro partite casalinghe giocate contro la Lazio in campionato, dopo una serie di sette gare interne senza successi coi biancocelesti (due pareggi, cinque sconfitte).
- Il Genoa ha subito solo due gol nelle ultime cinque giornate di campionato, tuttavia non vince da tre partite (due pareggi, una sconfitta).
- I liguri hanno vinto solo uno degli ultimi cinque match giocati al Ferraris, perdendo tre volte nel parziale.
- Lazio imbattuta da quattro gare esterne di campionato (due vinte, due pareggiate), dopo che aveva perso tutte le precedenti quattro.
- La Lazio è la squadra che ha segnato più gol con giocatori subentrati dalla panchina, otto.
- Sono inoltre 22 i gol dei biancocelesti nell’ultima mezz’ora di gioco, un primato nella Serie A 2015/16.
- Leonardo Pavoletti è rimasto a secco per tre partite di fila in Serie A per la prima volta dallo scorso marzo.
- Genoa–Lazio è anche una sfida che va oltre i confini del campo: vedi la questione dell’assegnazione ex aequo Scudetto 1915.
- In considerazione della squalifica di Matri, l’unico ex che riassaporerà il clima del Ferraris sarà Konko, che esordì in Italia proprio nel settore giovanile del Grifone.
- Demone sconfitto all’Olimpico nella gara d’andata. Ma tra le mura rossoblù non si vince dal 2010 (1-2, reti di Dias e Floccari). Da lì in poi, 4 sconfitte e un pareggio. Tra espulsioni, gravi infortuni (vedi Brocchi e Gentiletti) e gol al fotofinish (vedi Rigoni)
LE MINACCE – 2 in particolare saranno le minacce di domani: il bomber Pavoletti e il portiere Perin: il primo si sta rivelando un grandissimo bomber (con i suoi 10 gol stagionali) e il fatto che sia da 3 gare a secco lo rende ancora più affamato di gol, sopratutto contro una difesa fragile come è in questo momento quella della Lazio. Si, perchè Leonardo Pavoletti cose straordinarie le sta facendo davvero e tradotto nella lingua degli attaccanti, queste cose straordinarie si chiamano gol. Già 11 le reti segnate in stagione in 16 presenze, anzi in 1.239 minuti, una rete ogni 112 minuti. Il numero 19 rossoblù è il calciatore italiano che ha segnato di più senza ricorrere a tiri dagli undici metri. La stagione in corso è quella della consacrazione ed è quella che potrebbe portarlo a coronare un sogno: la Nazionale. Antonio Conte ha dimostrato una certa coerenza nell’applicazione della regola meritocratica in ottica convocazioni, e se l’attaccante livornese continuerà a segnare con questa frequenza, l’ex allenatore della Juventus non potrà che tenerlo in considerazione. Il portiere invece è da anni ormai uno dei migliori in Serie A, Perin quando vede la Lazio in particolare si esalta molto e diventa un vero e proprio muro in grado di parare l’impossibile. E’ stato uno dei principali ostacoli che hanno impedito la vittoria dei biancocelesti contro in Grifoni negli ultimi tempi. All’andata non c’era (fu sostituito da Lamanna), e infatti la Lazio ha vinto. Solo un caso?
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Tutti a disposizione per Gian Piero Gasperini, che potrà contare sulla formazione migliore per la delicata sfida di domani contro la Lazio. L’unico acciaccato, infatti, è Munoz: se non dovesse farcela è pronto a sostituirlo De Maio. Il modulo sarà ancora una volta il 3-4-3 con il rientro dal 1′ di Burdisso. Confermatissimi Ansladi e Laxlat sulle corsie esterne, con Rincon e Rigoni (in vantaggio su Dzemaili) nal cuore del centrocampo. Davanti a Perin quindi, il terzetto difensivo sarà composto da Munoz o De Maio, Izzo e Burdisso. I quattro di centrocampo, invece, saranno Ansaldi, Rincon, Rigoni e Laxalt. Davanti ci sarà l’esordio dal primo minuto per il tridente formato da Suso–Cerci–Pavoletti.
PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3): Perin; Munoz (De Maio), Burdisso, Izzo; Ansaldi, Rincon, Rigoni (Dzemaili), Laxalt; Suso, Pavoletti, Cerci. A disp. Lamanna, De Maio, Marchese, Gabriel Silva, Fiamozzi, Tachtsidis, Dzemaili, Pandev, Lazovic, Ntcham, Capel, Matavz. All. Gian Piero Gasperini
Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: Dzemaili, Izzo, Rincon