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Giancarlo Governi, lo sfogo del regista sul momento biancoceleste

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Giancarlo Governi, noto regista televisivo e tifoso biancoceleste ha fatto pervenire alla redazione del Corriere dello Sport una lettera in cui mostra tutto il suo dissenso per l’attuale e surreale momento della sua squadra del cuore.

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Ne riportiamo alcuni stralci significativi:
“Caro Direttore, l’immagine del direttore sportivo che dorme in tribuna a Udine è l’emblema di questa Lazio, abbandonata da tutti, dai suoi tifosi e dallo stesso presidente che immaginiamo in tutt’altre faccende affaccendato e che in questo mercato si è preoccupato soltanto di rinforzare la sua seconda squadra, di cui ai tifosi laziali importa di un fico secco. La squadra per gli infortuni doveva assolutamente essere rinforzata e invece si è vista arrivare un centrale di difesa che a Udine si è accasciato a terra, senza essere stato toccato dagli avversari”. 

E ancora prosegue: “Tutto è rimandato alla prossima stagione, come al solito, come tutti gli anni, quando manca proprio poco per far fare il grande salto di qualità la Lazio viene meno, si ritrae e manca sempre l’occasione. I tifosi si sono disamorati e oramai cresce a dismisura, anche fra la tifoseria moderna, il partito anti-Lotito. Il risultato sono lo stadio vuoto e giocatori, quelli migliori su cui si sarebbe dovuta costruire la grande squadra, che danno l’impressione di aspettare la fine della stagione per approdare ad altri lidi. Direttore, che cosa possiamo fare?Come possiamo costringere il presidente Lotito ad un confronto franco? Lotito è sordo a questi richiami ma credo che oggi non possa sottrarsi se non vuole assistere ad una decadenza inesorabile del mondo Lazio a cui sta venendo a mancare un elemento fondamentale: i tifosi con il loro amore e la loro passione“.

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