L’inverno ancora non è finito. “La Primavera tarda ad arrivare” e nella nostra splendida città si respira un’aria cupa, con la Lazio che ormai è in balia di una gestione societaria clamorosamente errata. Le giornate si alternano fra sole e nuvole, con le mimose ormai pronte a celebrare l’otto marzo. I Laziali ci sono e hanno voglia di stringersi insieme ancora come una volta, felici e spensierati come accadeva un tempo. I tifosi hanno un unico desiderio, quello di poter riassaporare certe emozioni tramandate di padre in figlio. Si lotta cercando di non mollare mai, di tramandare la nostra fede immortale anche attraverso i disegni di un grande artista contemporaneo, nato proprio nell’urbe e tifosissimo dei pionieri capitolini.
span style="font-family: Tahoma, sans-serif;">Visto che il clima ancora abbastanza rigido lo consente, ieri abbiamo sorseggiato una tazza di té in compagnia del grande Daniele Volpicelli. Oltre che un immenso artista anche una gran bella persona: simpatico, disponibile, sempre con la battuta pronta, insomma siamo partiti dal tè per finire con lo spritz! Tra risate, chiacchiere e impressioni personali, alla fine abbiamo pensato bene di far venire fuori un’intervista simpatica e senza peli sulla lingua, proprio nello stile di laziochannel.it.
L’artista, grande amico del direttore Sperati e tifosissimo della prima squadra della capitale, è nato e cresciuto nella zona sud-est di Roma, precisamente nel quartiere Prenestino, dove sin da bambino ha capito come funzionava la vita. Neanche il tempo di iniziare con qualche domanda per conoscere meglio il nostro artista che Daniele ha voluto subito chiarire una cosa: “Sono laziale da sempre grazie a mio zio. In quegli anni tanti amici e compagni di scuola salirono troppo in fretta sul carro dei vincitori con la Roma che viaggiava tra scudetto e finale di Coppa dei Campioni, ma io ho provai una specie di ribrezzo per questo tipo di atteggiamento, a mia vista un po’ troppo arrivista. Ho sempre pensato che la Lazio fu la scelta giusta e che non andava tradita per qualche sporadica gioia. I
o mi sentivo diverso e non volevo tradire le mie origini, sentirmi speciale e lottare per quello in cui credevo. Un laziale ha un carattere forte fin da bambino mentre qualcun altro invece andava dove tirava il vento. L’esser laziale è una cosa che non ha prezzo, che va al di la del risultato sportivo, è uno stile di vita”.
Tra una risata e l’altra il discorso verte anche sull’attuale momento che sta vivendo la nostra squadra: “Quella che stiamo vivendo è una stagione atipica, zero emozioni. I giocatori hanno perso l’entusiasmo e di conseguenza lo hanno perso anche i tifosi. A questa squadra mancano: stimoli, gioco e voglia di lottare. Le uniche gioie sono arrivate dall’Europa League, competizione in cui la squadra sta dando risposte confortanti”.
Quando gli chiediamo a quale giocatore si sente più attaccato, la risposta è sin troppo scontata. “Sono rimasto stregato da Long John e da quei campioni che hanno fatto la storia, ma ai miei tempi la Lazio ha versato anche in acque non troppo tranquille e mi attaccai parecchio anche a giocatori come Vincenzo D’Amico e Bruno Giordano. A proposito di Chinaglia, Ricordo con piacere quando George Jr (figlio di Chinaglia) mi chiamò dicendomi di esser rimasto piacevolmente colpito dai miei quadri, mi invitò ad incontrarci e così decisi di omaggiarlo con un dipinto sul padre, che fu tra l’altro il primo quadro sulla Lazio. da quel momento le due strade si unirono. Il ricavato di alcuni miei quadri è stato devoluto alla Fondazione Chinaglia e per me fu una grande soddisfazione quando durante il Chinaglia Day, un dipinto fu acquistato all’asta dai Cosmos ed è tutt’ora esposto nei loro uffici a New York”.
Quando poi gli chiediamo come è nata questa passione per il disegno e l’arte in generale, Daniele ci risponde cosi: “Mah, disegnare mi è sempre piaciuto, ma ho sempre praticato molto poco quest’arte. Mi limitavo a disegnare come tutti, sui quaderni o sul mio diario, non mi sono mai sentito un ‘artista’. Poi con più tempo libero a disposizione ho scoperto la tecnologia che mi ha dato l’opportunità di personalizzare i miei ritratti”. La tifoseria della Lazio lo ammira in maniera impressionante, le richieste sono innumerevoli e con la sua qualità e il tanto entusiasmo, Daniele riesce sempre ad accontentare tutti: “Le richieste da parte dei tifosi biancocelesti sono tante, sono fiero di far felice il mio popolo con le mie opere. Le raffigurazioni più richieste dai laziali sono sicuramente quelle su Re Cecconi, Chinaglia, Fiorini e Paoletto Di Canio”. Chi ha avuto l’opportunità di seguire le opere tramite il suo sito e il profilo Facebook, avrà certo avuto modo di notare che il suo successo sta travalicando i confini cittadini, come ce lo conferma lui stesso: “La mia arte è una novità per il contesto italiano mentre all’estero questa cultura, di associare le squadre ci calcio all’arte, è già abbastanza usuale. Forse anche per questo che i dipinti stanno riscuotendo tanto successo anche fuori dalla città eterna. Ad esempio in questi giorni ho realizzato dei ritratti per Franco Baresi e Lodetti, vecchie stelle del Milan, uno per Ramazzotti con la maglia della Juve, poi stanno arrivando molte richieste anche da tifosi del Genoa, dai tifosi Sampdoriani e qualcun altro dell’Inter. Mi piace dipingere perché mi emoziono sempre. Se vi devo dire a quale opera sia più affezionato, beh, i quadri realizzati in onore di Vincenzo Fiorini mi danno sempre una carica speciale”.
Il successo che sta riscuotendo Daniele è stato notato anche dai giocatori biancocelesti che lo hanno invitato a Formello pochi giorni fa. Lì ha potuto incontrare i suoi beniamini che lo hanno trattato egregiamente: “Ero molto felice quando ho portato i miei ritratti ad alcuni calciatori come Candreva, Biglia, Klose e Milinkovic-Savic. Tutti sono rimasti contenti del mio lavoro, ma il più entusiasta è stato Milinkovic. E’ un ragazzo molto solare e semplice mentre per quanto riguarda il tedesco Klose, è stato molto contento ma sappiamo tutti che non si emoziona molto…(ride, ndr)”.
Sull’annata difficile della Lazio Daniele non ha dubbi: “Questo è uno di quegli anni da laziali. Tutto sembra andare per il verso sbagliato e soltanto la forza e la fede ci spingono a non mollare mai”. Poi tra una considerazione e l’altra, abbiamo chiesto se ha mai pensato di dedicare un disegno al Presidente Lotito, Daniele di tutta risposta ha affermato: “Vi posso svelare che ho pensato di fare una gigantografia al presidente soltanto in caso di vittoria dello Scudetto…”.
Per chi volesse contattare Daniele, per avere informazioni di qualsiasi genere, lui ha messo a disposizione un sito internet dove potete trovare tutto quello che vi occorre, oltre alla sua pagina facebook. Tranquilli, Daniele risponde a tutti! Ciao!
Contatto Facebook: Football Art
Sito internet: http://www.danielevolpicellifootballart.com
Alessio Allegrucci