Il 15 febbraio il direttore sportivo Igli Tare ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport parlando di mercato, di progetti, di futuro vincente, di vicinanza alla tifoseria… Queste le parole rilasciate dal dirigente laziale: “Davanti a noi vedo un periodo di successi. Siamo una squadra giovane, tempo due o tre anni vinceremo“. Parole contrastanti con quanto dichiarato dallo stesso Tare ad inizio stagione quando affermò che “questa squadra è difficilmente migliorabile”; o quando come due anni fa dichiarò addirittura “punteremo allo scudetto”.
La Federsupporter tramite l’Avv. Massimo Rossetti ha commentato aspramente le parole del ds albanese: “Una storia che dimostra, in maniera netta ed inequivocabile, come un progetto, termine abusato nell’intervista, non sia, in realtà, mai esistito. Un lungo arco di tempo in cui, sempre o quasi sempre, si è navigato a vista, in cui, sempre o quasi sempre, si è improvvisato”. Parole dure che smentiscono in pieno le parole rilasciate dal ds. E l’avvocato non si è fermato nella sua teoria: “conti della società che non convincono, lavori per l’Academy mai iniziati pur avendo speso già 4 milioni di euro“. Inoltre, nel corso della chiacchierata tra Tare e il Corriere (sempre senza alcuna smentita), il ds è tornato anche sui noti fatti di Varsavia, quando i tifosi biancocelesti vennero fermati in blocco dalle autorità polacche prima della partita: “Chi era in Polonia sa come é andata e cosa facemmo”. Ma anche in questo caso è arrivata la veloce smentita di Federsupporter: “Ha detto una bugia e lo sa. Perché la Lazio non ha fatto assolutamente niente, lasciando alcuni tifosi nelle carceri polacche. Né si comprende perché, su un tema così importante e delicato, si parli per generiche allusioni e, invece, non si dica e non si chiarisca che cosa si sarebbe realmente fatto o avrebbe dovuto fare la società“.