Durante la trasmissione “Lazialità in Tv” è intervenuto Stefano De Martino, responsabile della comunicazione della S.S. Lazio. Il dirigente si è così espresso nel corso della trasmissione: “Io confermo quello che è stato il discorso fatto al Corriere dello Sport, ritenevo anche che fosse necessaria l’intervista del ds Tare al giornale per chiarire il momento Lazio. Mi rimane difficile capire come possa essere il contrario. Io ho detto solo una cosa: il confronto con gli ex calciatori può essere fatto anche da noi, la società può invitare questi personaggi. Ad esempio abbiamo invitato Paolo De Paola a Formello, per conoscere il centro sportivo, che è cambiato moltissimo da quando sono arrivato io nel 2008. Se abbiamo in mente di fare qualcosa di clamoroso? Sono due cose diverse i tifosi e la comunicazione. Per i primi ci sono state molte possibilità di farli entrare a Formello, è chiaro che è impossibile aprire i cancelli 24 ore su 24, ma ogni iniziativa ha avuto un successo non indifferente“.
L’opinione pubblica vede il centro sportivo di Formello come un bunker inespugnabile, De Martino commenta così: “Non sono d’accordo, ogni volta che si è chiesto un intervento, c’è sempre stata la volontà di volerlo fare. Se cambierà qualcosa? I motivi di questo clima sono tanti, non c’è solo una problematica. Sappiamo le complicanze legate alle decisioni riguardanti Stadio Olimpico e ordine pubblico. Quando sento dire di salvare una stagione io non sono d’accordo: fino a quando ci saranno minuti da giocare, i giocatori sono tenuti a dare il massimo. Spero che a fine stagione ci possa essere un tavolo per sostenere un incontro. La mancanza della Curva Nord, polmone del tifo, costerà dei punti in classifica. Cosa intendo quando parlo di apertura agli ex? Noi siamo a disposizione, vogliamo farvi considerare il nostro centro sportivo disponibile. Siamo aperti con disponibilità quotidiana per far visitare Formello, sempre. Già la prossima settimana si potrebbe organizzare da noi una visita per chi vuole”.
In chiusura fa un’appello generale: “Il comun denominatore per tutti deve essere la Lazio, solo stringendoci, accorciando le distanze possiamo affrontare tutto ciò, lasciando fuori i vecchi problemi del passato sto parlando ovviamente al livello di comunicazione. Solo quando non verrà messo da parte definitivamente il retaggio del passato, qualcosa si potrà risolvere“.