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De Martino: “La Lazio in Europa vuole la rivincita del preliminare e in campionato recuperare il ritardo”. E sulla rissa a Formello…

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Il responsabile della comunicazione biancoceleste Stefano De Martino è intervenuto ai microfoni di ‘Lazio Style Radio’, queste le sue dichiarazioni: “Il preliminare di Champions ha pesato tanto, è stato un urto psicologico negativo che non potevamo mettere in conto. Però la Lazio in Europa ha dimostrato e sta dimostrando di volersi prendere una rivincita. Potremmo anche incontrare il Bayer, chissà. Comunque, essere l’unica squadra a portare la bandiera italiana nella competizione è una doppia soddisfazione. L’invasione turca a Roma? Atti di questo tipo dimostrano che solo in Italia accadono certe cose, mentre quando noi andiamo all’estero veniamo fermati anche se cade una carta a terra e questa è una cosa che a me dà molto fastidio. Quando noi andiamo all’estero c’è un’attenzione e una voglia immediata di limitare la trasferta come se dovesse arrivare chissà chi, poi in Italia abbiamo visto che succedono certe cose e i fermati sono massimo 1 o 2. Ciò ci ricorda i fatti di cui sono stati protagonisti i nostri tifosi, che non possono ricevere simili trattamenti quando vanno all’estero, non lo meritano. Purtroppo il nostro paese su questo ha poco da dire, mentre all’estero il tifoso della Lazio deve subire un’etichetta infame e questo non esiste. Purtroppo è una parentesi dolorosa. La rissa a Formello? Io c’ero e sui giornali ho letto una ricostruzione fantasiosa, che non esiste. Purtroppo non è la prima volta che escono queste cose e mi dispiace perché Il Messaggero è un giornale importante di Roma, ma questa è una deriva giornalistica. Queste ‘notizie’ condizionano il mondo biancoceleste, questo voler alterare la cronaca per attirare l’attenzione è uno dei mali che attanagliano questo ambiente. Sappiamo come funziona il mondo editoriale e cosa significa dover vendere copie e a Roma questo sistema è molto utilizzato. Io però voglio dire alla nostra gente, che è delusa per un andamento non conforme ai nostri valori, che si può anche criticare, ma la stampa non deve favorire un sentimento negativo. Forse a qualcuno ha dato fastidio che la Lazio abbia passato il turno, perché se fosse uscita sarebbe stato più facile raccontarne i mali. Ogni giorno leggiamo e ascoltiamo un certo tipo di informazione che condiziona la gente, ma per fortuna ci sono anche radio e professionisti che si distinguono per capacità di analisi ed equilibrio. Con un po’ di equilibrio avremmo più punti e un ambiente più sereno. La critica deve esserci ed è giusto soprattutto da chi paga il biglietto, verso cui abbiamo un obbligo, ma io sono stanco di certi atteggiamenti della stampa e prenderò provvedimenti, perché i tifosi meritano di essere informati in maniera onesta. Cercare di tirare fuori il coniglio dal cilindro è un comportamento che c’era anche l’anno scorso e che ci sarà sempre da parte di un certo tipo di informazione. I motivi? Credo fatti personali, qualche antipatia o mancate concessioni. Situazioni che io conosco ma verso le quali ho sempre tenuto un profilo basso. All’inizio anche la nostra radio ufficiale era molto critica, così come poi quella della Roma. Dispiace perché noi cerchiamo sempre strumenti per raccontare la vita di questo club 24 ore su 24. Raccontiamo i fatti, ai nostri microfoni ci sono giornalisti professionisti che hanno l’unico compito di raccontare la vita di questa società con il loro equilibrio. Se fa bene e se fa male di raccontarla, diversamente a tante altre situazioni che non fanno bene all’ambiente. Oggi vediamo una Lazio agli ottavi e ci auguriamo che possa andare ancora avanti per il gioco che sta offrendo. Dispiace che la stampa non parli della nostra vittoria, ma offra una ricostruzione che non ha alcun fondo di verità e creata non so in che modo. Se questo è il lavoro che si vuole fare, io devo prendere provvedimenti. Ieri parlavo con Muslera e, leggendo la formazione, lui e i dirigenti turchi mi dicevano ‘che squadra’. Ciò mi ha fatto riflettere, perché sulla carta questa è una squadra che fa paura a tutti, anche a un club blasonato come il Galatasaray. Era una squadra allestita per fare bene su tutti i fronti e che ha voglia di recuperare il ritardo in campionato“.

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