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ue operazioni anticamorra questa mattina nella capitale.
La prima operazione – Operazione nata da un’inchiesta del 2012, riguarda le infitrazioni nel centro agroalimentare della capitale e vede coinvolte otto persone. La procura di Roma, a seguito dell’inchiesta della Squadra Mobile e del Gico della polizia tributaria – coordinate dall’aggiunto della Dda capitolina Michele Prestipino -, sta eseguendo gli arresti di otto persone tra affiliati e boss facenti parte del clan dei Moccia con varie accuse tra cui intestazione fittizia di beni, lesioni personali e minacce, reati ai quali si aggiunge l’aggravante di aver favorito l’organizzazione camorristica. La rete criminale aveva infiltrazioni nel Centro Agroalimentare romano e operava nel settore ortofrutticolo e delle mozzarelle. Posti sotto sequesto alberghi ed esercizi commerciali fra Afragola e Roma per un valore di circa un milione di euro. Nella capitale gli investigatori hanno rintracciato una gelateria in via Milano e un albergo nel centro storico. In corso in queste ore perquisizioni in diverse regioni italiane. La svolta delle indagini si è avuta quando alcune conversazioni fra Gennaro e Pasqua Moccia sono state intercettate. In una di queste ad esempio si sente dire: «Addirittura Gigino sta vedendo di comprarsi un albergo a piazza di Spagna». Fondamentali anche le dichiarazioni rilasciate ai primi di dicembre da un collaboratore di giustizia, Salvatore Scufuto. Dichiarazioni che hanno permesso di ricostruire come il clan operava sul territorio, alcune estorsioni e un rapimento commesso nell’interesse dei Moccia. A detta sempre del pentito per effettuare alcuni lavori nell’albergo in questione – quello della telefonata – il clan aveva speso 5 miliardi di vecchie lire.
La seconda operazione – Sempre questa mattina i carabinieri di Napoli hanno arrestato Alessandro Giannelli, 38 anni, ricercato come capo dell’omonimo gruppo emergente di camorra che opera nel quartiere Cavalleggeri, zona Ovest di Napoli dove nelle ultime settimane si sono susseguiti omicidi e sparatorie. L’uomo era latitante dalla fine del 2015, quando si era sottratto agli obblighi della sorveglianza speciale. Ai primi di gennaio Giannelli era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Napoli su richiesta della locale Dda, perché ritenuto responsabile di tentata estorsione, danneggiamento, violenza privata, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, tutto aggravato dal metodo mafioso. Il boss è stato arrestato mentre stava scappando a Roma: i carabinieri, che a distanza lo tenevano sotto sorveglianza, hanno assistito ad un rapido cambio di auto in autostrada. Mentre ripartiva verso la capitale i militari sono riusciti a circondarlo e Giannelli, vedendosi intrappolato, ha deciso di arrendendersi e di farsi trarre in arresto. Il boss è stato trovato in possesso di 5mila euro in contanti, documenti falsi, al polso un rolex e in tasca tre telefoni cellulari.