Ex allenatore tra le altre di Lecce, Fiorentina e Sampdoria, e del prossimo avversario biancoceleste, il Frosinone, sugli 88.100 di ElleRadio, nella trasmissione di riferimento per tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua“, è intervenuto Alberto Cavasin, per analizzare il momento della Lazio dopo il pareggio di Europa League in casa del Galatasaray e a due giorni dalla sfida contro i ciociari.
Domenica Frosinone-Lazio, gara da non sottovalutare: “L’ambiente sarà caldo, ma per la Lazio non sarà un grosso problema, a Frosinone il pubblico è caloroso, il campo è stretto, questo incide soprattutto sui giocatori di casa che si sentono molto a loro agio. Il Matusa spinge i ciociari a dare tutto, anche al di sopra delle loro possibilità. La Lazio è abituata a queste situazioni, solo ieri sera ha giocato in un campo infuocato come quello di Istanbul…Il Frosinone viene dalla vittoria di Empoli e questo gli dà maggiore fiducia, saranno molto agguerriti. Il pronostico tuttavia è tutto per la Lazio“
La Lazio viene dalla buona partita di ieri contro il Galatasaray: “La Lazio mi è piaciuta, la avevo già vista a Udine in una partita dai due volti, con un primo tempo ottimo ed un secondo sottotono. Ieri ha fatto una partita di sostanza e carattere, un’ottima partita di continuità nei 90 minuti, come nella scorsa stagione”.
La Lazio ha manifestato dei problemi a livello di difesa: “Il sistema difensivo è lo stesso dello scorso anno, così come gli interpreti sostanzialmente. La Lazio sta rendendo meno in tutti i reparti, non solamente in difesa. Felipe Anderson è il mistero più grande di questa stagione. C’è in generale un rendimento inferiore, basti pensare a Candreva che in questo momento è in panchina. La difesa non è meno coperta per via del sistema di gioco. Sicuramente l’assenza di De Vrij è importante, probabilmente non è stato sostituito in modo idoneo. La differenza rispetto allo scorso anno sta tutta nel mancato rendimento ad alti livelli di alcuni elementi imprescindibili, per vari motivi”.
Forse sono mancati investimenti importanti: “Si, a posteriori direi di si. Credo che una società voglia sempre migliorarsi e far bene. Penso che qualcosa nei conti non sia quadrato e anche la società abbia la consapevolezza che avrebbe potuto fare meglio in estate“.
Dopo la stupenda cavalcata della scorsa stagione, quest’anno Pioli sembra più in difficoltà: “Allenare la Lazio non è mai facile, a Roma bisogna ottenere risultati e ci sono esigenze importanti. Pioli ha fatto molto bene nel primo anno, inserendosi alla grande nell’ambiente. Ha dato un’impostazione di gioco importante alla Lazio, offensiva e di carattere. Quest’anno la squadra è leggermente sottotono, anche dal punto di vista fisico. Non è un fallimento ma nemmeno una stagione troppo positiva. Comunque anche nelle difficoltà ha dimostrato grande equilibrio. Stimo molto Pioli, è un professionista serio e valido. Non credo cambiarlo a fine stagione sia la soluzione, certo ovviamente si può criticare. La proprietà dovrebbe dare sostanza agli obbiettivi, ossia competere per una classifica di valore ed un piazzamento europeo. La rosa è importante, ma andrebbe arricchita in quelle zone in cui ci sono delle carenze”.
Questo è un campionato dai diversi volti, ancora molto incerto: “Vedo una lotta apertissima per lo scudetto. Spero la situazione rimanga incerta fino alla fine. Per il terzo posto vedo ancora favorita la Fiorentina, nonostante la Roma sia in ripresa. Le 3 partite vinte dai giallorossi non sono state pienamente meritate e sinceramente non credo abbia la forza di sprintare fino in fondo per un posto Champions”.