La cultura italiana è in lutto. È morto lo scrittore, filosofo e semiologo Umberto Eco. Aveva 84 anni. Tra i suoi successi letterari ‘Il nome della rosa‘ e ‘Il pendolo di Focault‘. Saggista prolifico, ha scritto numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di successo. La morte del filosofo è avvenuta alle 22.30 di ieri sera nella sua abitazione. Eco, era nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932.
“Ci ha lasciato Umberto Eco. Un gigante che ha portato la cultura Italiana in tutto il mondo. Giovane e vulcanico fino all’ultimo giorno“. Questo il messaggio di cordoglio su Twitter del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. E sempre da Twitter arriva anche il cordoglio di Roberto Saviano, che cita l’ultima frase de ‘Il nome della rosa‘: “Nomina nuda tenemos. Addio, Professore“. “Che tristezza la notizia della morte di Umberto Eco. Un grandissimo intellettuale e scrittore, una persona unica e speciale. Mancherà tanto“. Così l’ex ministro Giovanna Melandri.
Da Le Monde al New York Times, passando per la Frankfurter Allgemeine, la morte di Umberto Eco è sulla prima pagina dei siti dei principali quotidiani del mondo: “I suoi libri erano al tempo stesso storie avvincenti ed esercizi filosofici ed intellettuali“, scrive il Washington Post“, mentre Le Monde sottolinea che “Il nome della rosa” ha assicurato a Eco “una notorietà quasi universale“.
Per il New York Times era “un accademico da best seller che navigava in due mondi” e il Guardian lo descrive come “scrittore di best seller, e gigante della filosofia e il mondo accademico“. “Morto Umberto Eco, l’erudito che amava le enciclopedie“, scrive l’argentino El Clarin. Ma a ricordare Eco sono anche mondi più lontani. “E’ morto Umberto Eco, l’autore che ha incuriosito, fatto scervellare e deliziato i lettori di tutto il mondo“, scrive in India l’Hindustan Times.
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onte: Andkronos