Per parlare della Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio Antonio Elia Acerbis. L’ex centrocampista ha parlato un po’ di tutto, svariando dai tempi in cui vestiva la casacca biancoceleste al momento che sta attraversando la squadra di Pioli: “Ho tanti bei ricordi di quando giocavo con la Lazio, è stata un’esperienza incredibile. Da quando è iniziata sino al termine. All’inizio dovevamo abbandonare tutti la società, durante il ritiro eravamo stati retrocessi in Serie C, poi invece ci hanno dato nove punti in meno e ci siamo salvati all’ultima giornata a sette minuti dalla fine grazie al gol di Fiorini. Dopo abbiamo fatto gli spareggi, dove abbiamo perso la prima e dovevamo vincere la seconda… E’ stato un anno pieno. Però il motivo per cui siamo rimasti nel cuore dei tifosi anche se eravamo in Serie B non lo so. Io con i tifosi non ho mai avuto grandi rapporti, ma non è vero che prima tra giocatori e tifosi il rapporto fosse maggiore. Il fatto è che ora c’è più professionismo, ma i rapporti con i tifosi sono rimasti gli stessi. Il calcio è cambiato, si è evoluto: prima c’era il passaggio indietro al portiere, il gioco era più lento e si svolgeva in maniera diversa. Il pareggio con la vittoria a due punti aveva un valore, ora invece con i tre punti a successo ha meno valore. Ieri con l’Udinese per come è finita è stata una sconfitta. Abbiamo disputato quasi tutta la partita con l’uomo in più, con un secondo tempo migliore si potevano conquistare i tre punti. In questo momento un solo punto va sempre bene, la Lazio non sta giocando male ma è poco fortunata. Capitano stagioni in cui le cose vanno male mentre in altre vanno bene anche se l’allenatore e la squadra sono gli stessi. Mercoledì arriva il Napoli, una squadra che conclude molto a rete; ma è relativo, bisogna sempre vedere come vengono impostate le squadre in campo”.
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