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VIDEO – Da Mazzone a Mourinho, finendo con Mancini-Sarri. Quando la rabbia esplode

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Le ultime vicende che si sono susseguite durante, e soprattutto dopo, Napoli-Inter di Coppa Italia, hanno messo in evidenza come tra gli allenatori “non sempre” scorra buon sangue. La querelle tra Mancini & Sarri, con quest’ultimo che apostrofa il tecnico nerazzurro con un’aggettivo poco felice, altro non è che l’ultimo di tanti episodi cui ci hanno abituato i tecnici delle squadre di calcio, più o meno blasonate.

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Non è la prima volta che un allenatore inveisce contro il collega, innescando un alterco che probabilmente sfocia in sanzioni o risse a bordo campo. Ma non da meno sono i calciatori, più a contatto nel corpo a corpo rispetto ai loro maestri e quindi più “inclini” a complimenti e smancerie. Ricorderete il dirimpettaio Soviero, portiere della Reggina, nei confronti di Del Piero additandolo come, passatemi il termine “finocchio”. Lo stesso Soviero si è più volte macchiato di episodi del genere come quando in un Messina Venezia scambiò il campo di calcio per un ring. Diamanti, eclettico centrocampista, in Bologna-Genoa con il Signor Borriello rincarò la dose: “Finocchio di M….”. Per non parlare del Pibe de Oro, Diego Armando Maradona, che da anni sostiene che O Rei Pelè sia gay, forse per offuscarne l’immagine, o forse perché lo è davvero, chi lo sa….

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Eppure, volendo ritornare alle diatribe dei tecnici che, come nella stragrande maggioranza dei casi, ci hanno abituati a prendersela “in punta di forchetta” con l’arbitro, ci sono tutta una serie di episodi, che volendo sdrammatizzare, rendono questa vicenda più sobria e divertente, come è giusto che dovrebbe essere. E’ ancora impresso nella mente di tutti la folle corsa del buon Carletto Mazzone sotto la curva ai tempi di Brescia-Atalanta, oppure Cosmi che esce dall’Olimpico gridando: “Forza Roma” e il calcione di Baldini a Di Carlo in un derby Palermo Catania.


Non solo tecnici nostrani, persino il mite Guardiola in un Barcellona-Copenhagen divenne vittima degli strali di Solbakken: il danese gli si avvicinò con la bava alla bocca, puntandolo con l’indice. Continuando ricordiamo lo schiaffone di Delio Rossi nei confronti di Ljajic, ed infine le manette di Josè Mourinho durante una partita dell’Inter. Il portoghese è un “esperto” di litigi: basti pensare al dito nell’occhio del povero Tito Vilanova in un Clasico di qualche anno fa e al litigio con Wenger in un Arsenal Chelsea.



Tutti episodi condannati sul momento e processati dalla stragrande maggioranza delle persone, che a distanza di anni ripensandoci, invece, si fanno una grassa risata stemperando gli animi e condendoli con note amarcordistiche.

 

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