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SERIE A – La Roma torna a vincere

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L’esordio perfetto: gol di tacco, otto mesi dopo l’ultima gioia in Serie A. Ci voleva la cresta di Stephan El Shaarawy per regalare a Luciano Spalletti la prima vittoria sulla panchina della Roma, primo successo giallorosso del 2016. Finisce 3-1 contro il Frosinone, colpevole – forse – di non averci creduto abbastanza nel secondo tempo, quando la Roma aveva pericolosamente abbassato troppo il baricentro. Ed è un successo targato Faraone, che con la rete al 3′ della ripresa mette in discesa un match che nel primo tempo si era chiuso in parità, non solo numerica, ma anche dal punto di vista del gioco.
BOTTA E RISPOSTA Spalletti butta dentro subito dall’inizio i due nuovi acquisti, El Shaarawy e Zukanovic. Non può farne a meno, perché le assenze hanno ridotto all’osso l’organico della Roma. E così l’allenatore si inventa una squadra senza punti di riferimento: 3-4-2-1 in fase offensiva con Rudiger improvvisato laterale di centrocampo ed El Shaarawy dalla parte opposta, costante linea a quattro in fase difensiva con Rudiger che scala alla destra di Manolas e Zukanovic che scivola in fascia sinistra. Risultato: squadra che cambia, che disorienta e che si disorienta. Che in fase offensiva mostra a tratti buone trame, ma che quando il pallone ce l’ha il Frosinone non riesce a gestire la sofferenza. In avvio la Roma reclama per un abbraccio di Blanchard in area su Dzeko. Ma la prima vera occasione è targata Frosinone: al 17′ Zukanovic salva sulla linea un pallone che lo stesso Blanchard stava per appoggiare in rete. Giusto il tempo di ribaltare l’azione che la Roma passa in vantaggio: è il 18′, Pjanic dà un pallone in profondità, rimpallo, da terra Nainggolan calcia e beffa Leali, sorpreso nell’occasione, forse disturbato da una posizione sospetta di Salah. La squadra di Stellone non ci sta. E al 24′ trova il pareggio: Chibsah trova un varco centrale con una ripartenza, Roma lenta a ripiegare, pallone in profondità per Ciofani che vince il duello con Zukanovic, controlla e con un destro al volo batte Szczesny. A quel punto la Roma prova nuovamente ad accelerare. Al 29′ ci prova Nainggolan: gran destro dai 25 metri, Leali va in angolo. Al 35′ ottima giocata di Dzeko: il bosniaco, servito a centro area da El Shaarawy, controlla di petto e si gira con il destro, ma è bravo ancora Leali a deviare in corner.
RITORNO AL 4-3-3 Nella ripresa la Roma ritrova subito il vantaggio al 3′, con la rete di El Shaarawy. E al 4′ sfiora il tris con Dzeko, che con il destro spedisce alto una buona assistenza di Salah. Poi la Roma si abbassa, passando stabilmente al caro vecchio 4-3-3, a maggior ragione dopo l’ingresso in campo di Totti, osannato dall’Olimpico, al posto di uno Dzeko ancora deludente. Il Frosinone ci prova al 14′ con Frara: conclusione debole per Szczesny. E ancora al 18′: Pavlovic con il sinistro non manda il pallone troppo lontano dall’incrocio dei pali. La squadra di Spalletti pare non averne più, il tecnico si sgola, il Frosinone colleziona angoli. Ma finisce per scoprirsi. E Totti, al 39′, manda in porta Pjanic: controllo a destro chirurgico dal limite del bosniaco, per il 3-1 finale. C’è ancora spazio per qualche giocata sopraffina di Totti, un colpo di testa di Ajeti al 47′ di poco alto e un altro ottimo intervento di Leali su tiro di Nainggolan. Spalletti può finalmente esultare, Stellone vede allungarsi le distanze anche dal Carpi terzultimo.
Fonte: Gazzetta.it

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