“Ho già dichiarato tutto, negando l’iniziativa di aver inventato questo attacco, io sono solo una pedina che è mossa all’interno di Anonymous. Lo dice all’ANSA Marco Mirabello, l’esperto informatico che si nascondeva dietro lo pseudonimo di ‘X’. “La mia partecipazione – aggiunge – era soltanto finalizzata a rendermi partecipe delle attività informatiche, mi veniva richiesto di fare video, grafiche e io mi sentivo gratificato: quello che pubblicavo veniva deciso da loro, non ho organizzato nulla”. Secondo le accuse ‘X’ aveva lasciato intendere, su un quotidiano italiano online, di aver sventato un attentato dell’Isis in Italia, e precisamente a Firenze.
Il giovane aveva rilasciato un’intervista online lo scorso 28 dicembre che non è sfuggita alla polizia postale. La segnalazione di un ipotetico attentato sventato non aveva trovato riscontro né nelle indagini della polizia postale, né nelle analisi degli esperti antiterrorismo. La polizia contesta ora al giovane il reato di associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo e al danneggiamento di sistemi informatici. Il giovane è ritenuto, tra l’altro, il fondatore del canale OpParis, il cui fine era quello di individuare profili Twitter ritenuti appartenenti all’organizzazione terroristica responsabile degli attentati in Francia.