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Roma 2024 – Malagò: “Non temiamo rivali, quella di Roma sarà la candidatura più ‘low cost’ della storia delle Olimpiadi”

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Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si è detto convinto delle possibilità di portare a Roma l’Olimpiade del 2024. Tanto più, dopo l’incontro tenuto a Losanna con il presidente del Comitato Olimpico, Thomas Bach, e con il Premier italiano, Matteo Renzi.

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Il numero uno dello sport italiano in un’intervista rilasciata a Repubblica ha dichiarato: Abbiamo tutte le carte in regola per ottenere la candidatura per Roma 2024. Siamo forti, competitivi e abbiamo un dossier talmente innovativo da non temere rivali”.

Sui costi da sostenere non si è sbilanciato ma di una cosa si è detto sicuro: “La cifra precisa non posso anticiparla ma sarà nel dossier che presenteremo al Cio il 17 febbraio. Ma quella di Roma sarà la candidatura più ‘low cost’ della storia delle Olimpiadi: utilizzeremo circa i due terzi di quanto è stato già realizzato. Oltre agli impianti sportivi utilizzeremo anche i padiglioni alla Fiera di Roma, dove si svolgeranno scherma, lotta, judo e sollevamento pesi. Non faremo niente di più e di diverso di quel che può servire alla città”.

Inoltre il presidente del Coni ha aggiunto: “I Giochi si svolgeranno al Foro Italico, a Tor Vergata e alla Fiera di Roma. Dove l’unica novità sarà un bacino per le gare di canoa, canottaggio e nuoto di fondo: un grande lido con una pista ciclabile che in seguito resterà a disposizione della città. Una delle caratteristiche principali della nostra candidatura è la forte connotazione ecologista, in sintonia con il mondo ambientalista e le nuove tecnologie”.

Le Olimpiadi porteranno turismo e lavoro: “Tutto farà parte di un grande pacchetto: il dossier olimpico avrà anche un impianto di supporto al turismo. Magari nella stessa giornata si può andare la mattina a vedere una gara e poi a Firenze per visitare gli Uffizi o a Napoli per gli scavi di Pompei. Tra il 2017 e il 2024 contiamo di creare circa 188mila posti di lavoro, il 10% dei quali diverranno posti fissi. Durante le Olimpiadi l’incoming per le entrate dello Stato è di circa un miliardo, impattando l’iva tra il 10 e il 20% vuol dire che si produrrà un flusso finanziario tra i 7 e gli 8 miliardi. Tra l’1 e il 2% di Pil in più nell’arco di nove anni”.

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