“Nessuno è imbattibile“. Ci crede Stefano Pioli, vuole battere la Juventus. Quella Juventus contro cui la Lazio non si impone dal 2013, che le ha sfilato dalle mani Coppa Italia e Supercoppa Italiana e in piena ascesa dopo le 10 vittorie consecutive ottenute in campionato. Ci crede il tecnico parmense, ma come fare contro un avversario di tale rango? Semplice: con le motivazioni, che spesso e volentieri possono sopperire al gap tecnico. Di ciò è convinto anche l’ex portiere bianconero Michelangelo Rampulla, intervenuto ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’: “Nessuna partita nasce senza storia, ognuna deve essere giocata e il risultato dipende dalle motivazioni e da altre situazioni. Nessuna gara è scontata, anche perché, quando affrontano la Juventus, le altre squadre danno sempre il massimo. Credo che entrambe abbiano motivazioni importanti: la Lazio viene da un periodo poco brillante e credo voglia arrivare in fondo alla competizione, mentre la Juventus deve difendere il trofeo vinto lo scorso anno ed è abituata a lottare per grandi traguardi. Quello della Lazio che sbanca Milano e Firenze e poi soffre con le ‘piccole’ è un problema che hanno in molte e anche qui credo tutto dipenda dalle motivazioni: con le big ci si mette sempre più attenzione e voglia, mentre le piccole spesso vengono sottovalutate e affrontate senza la giusta concentrazione. La differenza secondo me sta tutta qui, nel trovare sempre le giuste motivazioni per vincere tutte le partite. Anche perché tre punti sono sempre tre punti, a prescindere dall’avversario. Difficoltà a livello mentale dopo il terzo posto dell’anno scorso? Certo, può essere: di solito, quando non hai nulla da perdere, giochi con più scioltezza e ti riescono anche le cose difficili, mentre è quando hai maggiori responsabilità che si vede chi è un grande campione e chi un buon giocatore. Il rinnovo di Marchetti? È importante sia per la squadra, che si è assicurata un buon portiere e un elemento di sicuro affidamento, che per il giocatore, che ne gioverà sotto il profilo della tranquillità, andando ad incidere su quel fattore psicologico che è fondamentale per un portiere. Convocato per gli Europei? Bisognerebbe chiederlo a Conte, comunque credo che abbia buone probabilità, visto che, a parte Buffon, in Italia non ci sono tanti portieri esperti. O si punta sui giovani o sul sicuro. Comunque ci sono anche altre buone soluzioni come Donnarumma o altri elementi promettenti“.
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