Inizia a bollire la pentola del mercato in casa Lazio. Sul fronte portiere, secondo quanto rivela ‘lalaziosiamonoi’, è previsto per questa sera a Spalato un incontro tra Tare e la dirigenza dell’Hajduk per Kalinic. Al momento restano le distanze tra domanda (3,5 milioni) e offerta (2,5), così come la concorrenza dell’Aston Villa, da tempo sulle tracce del giocatore, per il quale ha già offerto 5 milioni, e del Besiktas, che però ha proposto ufficialmente solo 2 milioni. La Lazio dunque stasera giocherà al rialzo e farà affidamento sulla volontà di Kalinic per strappare il sì dei croati e portare subito il giocatore a Roma. Sotto quest’ultima ottica, però, tutto dipenderà dal futuro di Berisha: il portiere albanese infatti chiede spazio, ma con il rinnovo di Marchetti sembra destinato a non trovarne. Su di lui ci sono moltissime squadre sia italiane (come le due veronesi) che europee (come Granada, Cercle Brugge e Panathinaikos) e, se la Lazio riuscirà a piazzarlo, magari monetizzando, Kalinic vestirà il biancoceleste già in questa sessione di gennaio, altrimenti se ne riparlerà a giugno.
La priorità resta comunque un secondo difensore centrale, non prima però di aver ceduto Gentiletti (per il quale l’ipotesi più probabile è quella di un ritorno in Sudamerica, con Estudiantes, San Lorenzo e un paio di club messicani in pole, seguiti da Chievo, Frosinone e Genoa). Per la sostituzione dell’argentino, Tare sta vagliando diversi profili, anche se il cerchio pare andando sempre più stringendosi. Secondo quanto rivela ‘lalaziosiamonoi’, gli occhi del ds biancoceleste sarebbero finiti su Gustavo Henrique, classe ’93 colonna del Santos. Il suo contratto scade il prossimo dicembre e per il momento non si è trovato un accordo per il rinnovo. Il costo del cartellino si aggira sui 3-4 milioni, che andrebbero divisi tra il Peixe, proprietario al 55%, e un fondo che detiene il restante 45%. Alto 1,93, di piede destro, piace molto a Formello, anche se gli ostacoli non mancano, a partire dalla difficoltà, visti i tempi ristretti del mercato biancoceleste, di imbastire una trattativa intercontinentale a gennaio. In alternativa, è stato proposto anche Jemerson dell’Atletico Mineiro, ma qui viaggiamo su cifre altissime (sui 10 milioni offerti dal Monaco e rifiutati dal club carioca). Cifre che però si spiegano nella forza del ragazzo, uno che è pronto per fare e che può garantire il salto di qualità a chiunque lo prenda. In estate una sua cessione sarà inevitabile, ma per il momento l’Atletico non vorrebbe darlo via per puntare alla Copa Libertadores, a meno che qualcuno non si presenti con un’offerta da almeno 15 milioni. Una cifra importante, che anche in questo caso andrebbe divisa tra il club, proprietario all’80% del cartellino, e una nota catena di supermarket di Belo Horizonte, che detiene il restante 20%. Nei giorni scorsi la stampa brasiliana aveva riferito di un’offerta di 11 milioni proveniente dall’Italia, da un club non meglio precisato e che avrebbe fortemente tentato i dirigenti dell’AM. Nel nostro paese Jemerson è monitorato, oltre che dalla Lazio, anche da Roma e Milan, ma al momento i costi non appaiono alla portata di nessuna delle tre. Sopratutto dei biancocelesti, per i quali le piste italiane ed europee restano quelle più probabili. Anche se, visto il modus operandi di Lotito, Tare & co., le sorprese non sono affatto escluse.