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LA CRONACA – Lazio-Juventus 0-1, addio amaro alla Coppa Italia, nono ko nelle ultime dieci coi bianconeri

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e si chiedesse a un tifoso laziale un nome da associare al termine “bestia nera”, in molti d’istinto risponderebbero Genoa, anche se il tabù con i grifoni è stato spezzato quest’anno in campionato. Eppure la statistica contro la Juventus recita numeri inquietanti. Sei sconfitte consecutive nelle partite ufficiali, solo un pareggio negli ultimi dieci confronti per la Lazio contro i bianconeri, che anche stavolta pagano lo strapotere fisico e tecnico di una Juventus che ha atteso solo il momento giusto per colpire. E per giunta Mauricio e Biglia lasciano il campo in barella, in una sequela di infortuni interminabile anche in questo 2016.

FORMAZIONI – C’è l’esordio di Bisevac al centro della difesa al fianco di Mauricio. A centrocampo torna Lulic dal 1′, anche per Klose c’è una nuova chance da titolare. Gli esterni offensivi restano Candreva e Keita, Felipe Anderson siede di nuovo in panchina. Nella Juventus Allegri riduce ai minimi termini il turn over. C’è il portiere di Coppa, Neto, e Caceres nella difesa a tre al posto di Barzagli. Per il resto niente riposo per Pogba e Lichtsteiner. Cuadrado e Hernanes restano in panchina, in attacco Morata fa coppia con Zaza.

KEITA-POGBA, PRIME GRANDI OCCASIONI – Scaramucce nei primi 10′, la Juventus sembra poter sfruttare spazi sorprendenti, la la linea difensiva laziale tiene sugli affondi di Morata. La Lazio di vede per la prima volta con una punizione, potente ma sballata, dalla lunga distanza di Candreva. Al 13′ la prima grande occasione del match capita sul piede di Keita, che lanciato alla perfezione da Milinkovic-Savic scappa via bene sulla sinistra, ha la possibilità di piazzare il tiro sul secondo palo (anche di metterla al centro in verità) ma sbaglia la mira da ottima posizione. 3′ dopo Pogba vola a colpire di testa a centro area su un cross tagliato su punizione dal versante destro, qualche brivido per Berisha c’è. Al 27′ la Lazio si fa prendere d’infilata da uno Zaza molto mobile sulla destra: Mauricio ripiega ma sul rimpallo si avventa Pogba: gran botta del francese e Berisha deve superarsi nella respinta.

ALLA RICERCA DEL GIUSTO EPISODIO – Lo spartito della partita è facilmente leggibile. La Lazio tiene bene il campo ma è consapevole di quanto la Juventus sia in grado di far male anche con una sola ripartenza. Si arriva così all’intervallo, dopo la fiammata centrale del primo tempo, così come il match era iniziato: con le due squadre guardinghe e capaci di disinnescarsi sistematicamente negli ultimi sedici metri. In questa situazione solo un episodio può sbloccare la situazione. In apertura di ripresa la Juventus ci va molto vicina, con Morata che scatta sul filo del fuorigioco e calcia addosso a Berisha: sulla ribattuta si avventa Zaza che, un po’ defilato ma a porta spalancata, colpisce solo l’esterno della rete. La Juventus, come era già accaduto nel primo tempo, si presenta con preoccupante frequenza al tre contro tre in fase offensiva. Al 9′ una di queste folate offensive costa l’ammonizione a Mauricio.

TU QUOQUE, LICHTSTEINER – La Juventus capisce che il momento è propizio e prova ad alzare i ritmi. Konko viene ammonito in conseguenze analoghe a quelle di Mauricio, costretto al 16′ a lasciare il posto a Hoedt per un problema fisico e ad uscire dal campo in barella. Al 21′ arriva la fiammata tanto temuta: pennellata di Zaza da fuori area che coglie un clamoroso palo a portiere ormai battuto: sulla ribattuta di Lichtsteiner Berisha è miracoloso, ma la goal line technology non lascia scampo e il vantaggio juventino si concretizza. La Lazio accusa il colpo e al 24′ Sturaro con diagonale sbilenco manca un’ottima occasione per il raddoppio.

NESSUNA REAZIONE – A questo punto Pioli si gioca il tutto per tutto, inserendo al 28′ Felipe Anderson per Konko. Il primo cambio bianconero 2′ dopo è Mandzukic per Morata. E immediatamente dopo l’ingresso del croato, gli uomini di Allegri hanno la grande occasione per chiudere il match, con Zaza che passa nella difesa biancoceleste come nel burro, ma sbaglia ancora da buona posizione. La Lazio dalla sua non riesce a reagire, col pressing della Juventus sui portatori di palla della squadra di Pioli che resta asfissiante anche dopo tre quarti di partita. L’ultima carta a disposizione di Pioli si chiama Alessandro Matri, che rileva un Klose non all’altezza della prestazione di Bologna. Ma la Juventus è impressionante per concentrazione e spazi non concessi ai biancocelesti che non trovano sbocchi anche solo per sperare nella rimonta. Anzi per due volte Berisha è miracoloso su Mandzukic, Dybala in diagonale manca d’un soffio il bis e soprattutto anche Biglia è costretto a lasciare il campo in barella, e la squadra in dieci, in preda ai dolori. Il tabù Juventus continua, la Coppa Italia cala il suo sipario sui sogni biancocelesti, stavolta anticipatamente.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO-JUVENTUS 0-1

Marcatori: 66′ Lichtsteiner (J)

LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko (73′ Felipe Anderson), Biśevac, Mauricio (62′ Hoedt), Radu; Milinkovic, Biglia, Lulic; Candreva, Klose (82′ Matri), Keita. A disp. Guerrieri, Matosevic, Braafheid, Patric, Parolo, Onazi, Cataldi, Mauri, Djordjevic. All. Stefano Pioli

JUVENTUS (3-5-2): Neto; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (80′ Cuadrado), Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Zaza (90′ Dybala), Morata (75’Mandzukic). A disp. Buffon, Audero, Rugani, Padoin, Asamoah, Hernanes. All. Massimiliano Allegri

ARBITRO: Damato (sez. Barletta)

ASSISTENTI: Tonolini – De Luca. IV: Giacomelli

NOTE. Ammoniti: 31′ Lulic (L), 44′ Chiellini (J), 54′ Mauricio (L), 60′ Konko (L), 90′ Zaza (J), 93′ Dybala (J). Recupero: 5′ st

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