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LA CRONACA – Anno nuovo, vita vecchia: 0-0 col Carpi e Lazio piena di vecchi difetti

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l Carpi, alla fine, ha rivelato la sua nemesi: la Lazio sbatte contro l’avversario-tormentone di tutta un’estate, che ben poco temibile sembrava a fronte dei suoi dieci punti in classifica. Gli emiliani hanno giocato una partita appena ordinata, restando abbottonati difensivamente per 80′ a parte una fiammata iniziale. Tanto è bastato per bloccare una Lazio piena di vecchi difetti: senza Biglia il centrocampo soffre, Anderson dopo i progressi di Milano torna ad essere un fantasma, Candreva è egocentrico, Parolo solo il lontano parente di quello di un anno fa. E il mercato di gennaio torna di nuovo d’attualità: urge intervenire, altroché.

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FORMAZIONI – Stavolta Pioli, anche a causa delle assenze (Marchetti e Basta infortunati, Milinkovic-Savic e Biglia squalificati) non regala sorprese. Konko è al suo posto sulla fascia destra, Onazi e Cataldi completano la linea di centrocampo. In avanti alla fine Felipe Anderson vince il ballottaggio con Keita e va a formare il tridente con Matri e Candreva. Nel Carpi Di Gaudio e Mbakogu sono titolari in attacco, il nuovo acquisto Daprelà parte dalla panchina.

CARPI AGGRESSIVO – I primi 10′ di partita sono spiccatamente di marca emiliana. La vivacità di Mbakogu crea problemi alla difesa laziale e Konko perde subito due brutti palloni. Al 3′ un gol viene annullato a Zaccardo per netta posizione di fuorigioco. Al 9′ una conclusione a giro di Di Gaudio fa passare più di qualche brivido sulla schiena di Berisha. Una fiammata che richiama alla concentrazione la Lazio, che perlomeno riguadagna campo e pareggia con Candreva al 20′ il conto dei gol in offside dopo una bella combinazione tra Matri e Cataldi.

LAZIO STERILE – La seconda metà del primo tempo, dalla quale ci si attenderebbe un’accelerazione da parte dei biancocelesti, porta in realtà oltre 20′ di noia assoluta. Le iniziativa più efficaci vengono proposte da Konko sulla destra, il che è indicativo di quanto sia brillante la manovra offensiva degli uomini di Pioli. Hoedt prova un paio di inserimenti su calcio d’angolo, Felipe Anderson e Matri vengono puntualmente disinnescati, ma la verità è che occasioni da gol vere e proprie non ce ne sono, e la prima frazione di gioco si chiude senza recupero.

CHANCE KEITA – La scialba prova del primo tempo persuade Pioli ad inserire Keita in luogo di Felipe Anderson, per cercare maggiore profondità in attacco. L’anima della Lazio, incredibile a dirsi rispetto a qualche settimana a, è Konko che si rende protagonista di una percussione sulla destra che scatena i tifosi. Forse l’esterno francese si emoziona, visto che regala un pallone sanguinoso a Zaccardo che si fa ipnotizzare da Berisha. La partita non si sblocca e Pioli si gioca anche la carta Klose al posto di Cataldi.

CHIUSURA TRA I FISCHI – Candreva su punizione al 28′ prova la soluzione di potenza: una vera e propria saetta che non manca di molto il bersaglio della porta difesa da Belec. Al 36′ Konko prova a diventare a tutti gli effetti l’eroe del giorno, con una pazzesca conclusione da fuori che manca di un soffio il bersaglio. L’ultimo cambio di Pioli è Djordjevic per Matri, in una partita ormai a caccia di un singolo episodio per sbloccare l’equilibrio. Ma nonostante 5′ di recupero finali, l’unico sussulto è un salvataggio di Berisha su Kevin Lasagna, anche lui neoentrato, nel recupero. Si chiude tra i fischi, anno nuovo, vita vecchia: la Lazio del 2016 è come quella del 2015: debole, convalescente, forse ancora malata.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO – CARPI 0-0

LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi, Cataldi (62′ Klose), Parolo; Candreva, Matri (81′ Djordjevic), Felipe Anderson (46′ Keita). A disp. Guerrieri, Matosevic, Patric, Prce, Braafheid, Seck, Morrison, Mauri, Morrison, Oikonomidis. All. Stefano Pioli.

CARPI (4-3-3): Belec; Zaccardo, Gagliolo, Romagnoli, Letizia; Cofie, Marrone (70′ Crimi), Lollo; Pasciuti, Mbakogu (79′ Martinho), Di Gaudio (55′ Lasagna). A disp. Brkic, Suagher, Daprelà, Gabriel, Borriello. All. Fabrizio Castori.

ARBITRO: Russo (sez. Nola).

ASS.: Longo -Galloni. IV: Manganelli. ADD.: Rocchi-Baracani

NOTE. Ammoniti: 51′ Pasciuti (C), 53′ Cataldi (L), 94′ Onazi (L). Recupero: 5′ st.

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