Zero. Un numero, ma anche una parola con tanti significati. Leggere però quella cifra o o quelle quattro lettere accanto alla voce reti di un certo Miroslav Klose fa un certo effetto. La leggenda, l’uomo dei record, il capocannoniere dei campionati del mondo non riesce più a gonfiare la rete. E’ colpa degli anni che passano e che, prima o poi, si fanno sentire per tutti. Ma va anche detto che il tedesco è stato per l’ennesima volta vittima di infortuni e problemi fisici. Anche questo è, senza alcun dubbio, legato all’età. L’integrità fisica non può più essere quella di una volta.
Era il 18 agosto. Era Lazio-Bayer-Leverkusen e i biancocelesti si giocavano la Champions League. Il tedesco era in campo e nel primo tempo colpì anche un palo. Ma poi, all’intervallo, fu costretto a lasciare il campo. Con il senno di poi, quello era il segnale, oltre che di come sarebbe poi andata a finire quella doppia sfida, anche di quale sarebbe stata la stagione dell’attaccante teutonico. E’ stato come dover ripartire da zero e fare una sorta di richiamo alla preparazione, Ed ecco che la condizione non è perfetta. Anche se è stato lo stesso Klose a dire, dopo Lazio-Juventus della settimana scorsa “Ora mi sento in forma”. Chissà se è il preludio al gol, che finalmente arriverà.
Ma forse non è solo una questione di fisico. C’è un futuro da scrivere e da scoprire. La tentazione di appendere le scarpette al chiodo è sempre più forte. Un ruolo di primo piano nella federazione tedesca lo attende. E chissà che questo non stia intaccando la sua fame e i suoi istmoli. Ma di certo non suta intaccando l’immagine di un campione e di un uomo a cui tutti dovrebbero ispirarsi. Comunque i tifosi laziali dovranno sempre essere orgogliosi di poter dire “Ho visto Miroslav Klose giocare con la maglia della mia squadra del cuore”.