Dopo la brutta prestazione mostrata contro il Carpi, la Lazio è tornata a far vedere le proprie qualità nella partita più difficile, in trasferta contro la Fiorentina. Come capitato contro l’Inter, ora si pensa soltanto a confermare quello che di buono è stato messo in campo contro i viola e per farlo non saranno ammesse distrazioni nella prossima gara in casa del Bologna. A parlare del momento Lazio è l’ex difensore biancoceleste Angelo Gregucci, intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio: “Ho intravisto uno spirito diverso, nonostante chi scende in campo si è vista una squadra che si muoveva in maniera ottima, come ad esempio Biglia che è bravo a sostituire il centrale che esce dalla sua zona di competenza, la squadra si è mossa con giudizio. Pioli ha voluto pressare alto, giustamente, la Fiorentina. Al franchi la squadra aveva più autostima, non scordiamoci che si andava ad affrontare la squadra che ha nel palleggio la sua dote migliore“. Poi sul fatto che questa potrebbe esser stata la gara della svolta definitiva dichiara: “La Lazio della scorsa stagione era come quella vista a Firenze, la squadra attaccava alto, si è visto: sacrificio, disponibilità e intelligenza tattica. Quando giochi così si può vincere o perdere, ma ha letto bene la situazione ed ha ottenuto una vittoria meritata. Questa importante vittoria ci fa ben sperare, anche perché i calciatori sono quasi gli stessi dello scorso anno”.
Infine una battuta sul modulo e l’atteggiamento che esprime la Lazio in questa stagione dichiara: “E’ sbagliato dire che Pioli basa il suo gioco sulle ripartenze, questa tattica la usa chi mette un pullman davanti la porta, mentre la Lazio riconquista la palla alta, difende alto e nell’ultima gara ha difeso ottimamente pur facendo col massimo rischio. un difensore che difende su cinque mattonelle è una letteratura, quello che lo fa nella metà campo avversaria è un’altra letteratura. Uno ha 40 m alle spalle l’altro 4 cm, è tutta un’altra cosa”.