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Doppio Candreva, Cataldi e Keita regalano la vittoria alla Lazio

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ROMA – Se una risposta doveva arrivare dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, risposta c’è stata. La Lazio distrugge per 4 a 1 il Chievo che paga l’inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. Dei biancocelesti sale in cattedra Candreva autore di una doppietta.

La Lazio è la squadra che subisce più gol nel primo quarto d’ora, il Chievo è la squadra che ne realizza di più. Statistica subito confermata perché al 5′ Cesar apre le marcature colpendo indisturbato di testa sugli sviluppi di una punizione. Grave l’errore di Berisha che non esce in presa alta sulla punizione di Birsa. Qualche minuto dopo ci prova Keita a rispondere con la sua solita azione dalla sinistra, ma il suo tiro trova l’opposizione di Bizzarri. All’11 è ancora il Chievo a farsi pericoloso col tiro dal limite di Pinzi, ma questa volta Berisha blocca senza problemi. Al’ 17′ Milinkovic-Savic dalla distanza riscalda i guanti al numero 1 clivense. Botta e risposta tra le due squadre: un disimpegno errato di Radu regala palla a Inglese che ci prova al volo, ma il tiro è debole e il portiere biancoceleste blocca in presa.

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LA LAZIO ALZA LA TESTA

A

lla mezzora ci riprova Milinkovic-Savic dalla distanza, ma la palla termina di molto a lato. Qualche minuto dopo Candreva trova il fondo dalla destra e crossa al centro dove Keita riesce a saltare più in alto di tutti e a inzuccare la palla che però finisce sopra la traversa. Al 40′ si accende la Lazio: prima ci prova Djordjevic di testa, ma Bizzarri respinge, poi sul prosieguo dell’azione ci prova Keita dal limite dell’area, Parolo intercetta provando a deviare il pallone col tacco. Sarebbe stato un eurogol se il solito Bizzarri non avesse compiuto un miracolo salvando con la gamba. Il finale di primo tempo è tutto dei biancocelesti che spingono sull’acceleratore. Djordjevic sfiora il pallone di testa ma la palla sibila il palo.

EPISODIO CHIAVE

Nella ripresa Djordjevic non torna in campo, al suo posto Pioli inserisce Matri, vero mattatore dei clivensi avendo segnato in carriera contro il Chievo 5 reti. L’autore del gol Cesar abbatte Keita e l’arbitro lo ammonisce per la seconda volta. Chievo in inferiorità numerica e Maran corre ai ripari togliendo l’attaccante Inglese e inserendo il difensore Sardo. Al 50′ Parolo ci prova su punizione, ma il suo tiro finisce in curva. Stesso risultato per Candreva al 56′. I minuti scorrono e Pioli prova il tutto per tutto inserendo Klose al posto di Milinkovic-Savic.

COLPO “GOBBI” DELLA LAZIO

Al 64′ grave errore di Gobbi che dopo un controllo palla sbagliato sgambetta Candreva in area di rigore. L’arbitro Calvarese non ha dubbi e indica il dischetto, Gobbi neanche contesta consapevole del suo errore. Dagli 11 metri ci va lo stesso numero 87 biancoceleste che realizza con Bizzarri impietrito. Esultanza polemica di Candreva che con la mano mima il gesto delle “chiacchiere” rivolgendosi alla tribuna Monte Mario. Il tecnico della Lazio la vuole vincere e inserisce Felipe Anderson al posto di Konko. Al 71′ il gol della provvidenza di Cataldi che realizza una rete stupenda andando a colpire al volo dopo un rilancio della retroguardia gialloblu. Il baby talento romano impazzisce di gioia e va ad esultare sotto la Nord. Dieci minuti dopo acuto di Anderson che dopo aver saltato un avversario serve in area Candreva che trafigge Bizzarri. 3 a 1 per i padroni di casa.

FINALE CON (DOPPIA) SORPRESA

Ma proprio quando la partita sembra ormai chiusa, Radu stende in area Paloschi. Calvarese reputa chiara occasione da gol e mostra il cartellino rosso al capitano biancoceleste. Ma le emozioni non finiscono qui, perché Berisha si fa perdonare l’incertezza del primo gol andando a parare il rigore calciato dallo stesso Paloschi. Nei minuti di recupero Anderson colpisce il palo dopo una splendida triangolazione con Matri. Prima del triplice fischio trova soddisfazione anche Keita che ribadisce di testa un delizioso cross di Candreva. Finisce 4 a 1 per la Lazio. La squadra capitolina sfrutta al meglio la superiorità numerica, ma va sottolineato che il Chievo aveva dato cenni di cedimento già nei minuti finali del primo tempo.

 Fabrizio Piepoli

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