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Cosa fare non so, non lo sai neanche tu, ma di certo si può… dare di più

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Dire qualcosa di incoraggiante e che possa scuotere il cuore in questo momento è dura, sopratutto quando ancora una volta la fiducia che era stata posta nei confronti dei ragazzi di Pioli dopo la splendida vittoria di Milano è venuta a mancare….SI’, ANCORA!

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Ripartire così dopo mesi di parole, parole e parole a cui non hanno quasi mai fatto seguito i fatti sta diventando un peso duro da sopportare, qualcosa che rischia di spezzarti. Ed ecco riaffiorare tutti quei discorsi desolanti sopiti durante la sosta natalizia e che ora giustamente entrano a gamba tesa su chi invece ad ogni maledetta partita spera nella prestazione che cambia la stagione, la svolta in grado di illuminare d’immenso e poi viene smentito… Del resto è giusto aspettarsi di tutto sopratutto quando sai che ti attende un tour de force incredibile (dove andrai a disputare anche un quarto di finale in Coppa Italia con la Juventus e i sedicesimi di finale di Europa League contro il Galatasaray) e al momento non sei in condizione nemmeno di fare un tiro in porta contro una delle difese più battute del campionato (quella del Carpi), anzi rischiando anche di subire la rete del KO in più di un’occasione.
Mercoledì la squadra ha dimostrato ancora una volta di essere un pozzo  completamente vuoto e privo di quelle motivazioni che invece abbondavano l’anno scorso. Tutto ora sembra depotenziato: l’ambiente, lo spogliatoio, il mister…Sì quel mister per cui prima ogni giocatore (anche l’ultimo delle riserve) era disposto a tutto pur di seguire i suoi insegnamenti, ora invece lo stesso tecnico si ritrova a predicare nel deserto. I suoi giocatori per i motivi più vari si trovano in un purgatorio da cui non riescono a uscire. Mercoledì era chiesta solo la vittoria, era a dir poco assurdo poter pensare ad altri risultati. Sì la partita storta può capitare ma almeno ti impegni, giochi, magari prendi un doppio palo ma fai vedere qualcosa, poi se proprio deve andare male pazienza…il bello del campionato è che hai la possibilità nella partita dopo di poter rimediare. Ma per poter realizzare tutto questo servono le motivazioni e gli stimoli…Se la mente non è serena…il corpo non risponde. Oggi quindi è facile farsi prendere dallo sconforto più totale, quella desolazione che, ti blocca sul nascere qualsiasi accenno di speranza. Ma si sà…al cuor non si comanda per tanto da eterni innamorato, il tifoso cercherà sempre la svolta perchè fa parte del suo DNA non mollare mai. Inoltre ormai si sa’ che risolvere i problemi con facilità non fa parte della storia della Lazio, perciò ancora una volta è importante non dare soddisfazione a chi dice che è finita. E’ FINITA…si dice soltanto alla fine.

Non si sa come uscire da questa situazione a dir poco complessa e senza fine, solo Pioli può (e sopratutto deve) trovarla quello che ha fatto l’anno scorso non è stata questione di fortuna, e tutti la pensavano così. Deve riuscire a convincere di nuovo tutti di questo, trovando nuovi stimoli. Non si deve pensare al passato, si deve capire quali sono i rimedi per i giocatori: un fatto tattico? Motivazioni? Bisogna essere all’interno del gruppo per capire i veri problemi. Insomma i giocatori DEVONO dare di più. La società però ha anch’essa il dovere assoluto di aiutarlo nel suo lavoro, perchè avrà commesso anche lui degli errori in questa stagione ma, è inevitabile chiedersi cosa sarebbe successo con una rosa potenziata come si deve… Una cosa è certa per quanto possa essere rigido l’inverno ad esso seguirà sempre la primavera…Perciò forza e coraggio Lazio, alzati una volta per tutte e combatti!

Marco Lanari

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