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Corino: “Continuiamo a dare troppo campo agli avversari. Le esultanze contro il Chievo? A me hanno dato fastidio…”

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L’ex giocatore della Lazio Luigi Corino è intervenuto alla trasmissione Il Nido delle Aquile trasmessa sulla web-radio Radio Roma Futura per parlare della vittoria in rimonta della Lazio contro il Chievo Verona:

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LAZIO DOMINATRICE? –Quando mi metto a vedere una partita di solito, innanzitutto inizio a vedere l’atteggiamento e la predisposizione ad andare alla riconquista della palla…e ancora a differenza dell’anno scorso siamo un po’ indietro. Su tutte le seconde palle arrivavano sempre gli avversari, sopratutto il primo tempo. E li è questione di atteggiamento di come vai ad aggredire la partita, abbiamo dato un po’ troppo campo agli avversari, eravamo un pò troppo lunghi e larghi. Ad esempio: rinviavano loro e la prendevano sempre gli attaccanti avversari, rinviamo noi e sempre i difensori avversari arrivavano sulla palla prima dei nostri attaccanti o dei centrocampisti. Ecco, lì secondo me concediamo ancora troppo, così come regaliamo i calci d’angolo a favore nostro, le punizioni, i falli laterali, ecc… Sono tutte situazioni che ti portano dei vantaggi…ma che oggi alla Lazio questi vantaggi non li stanno portanto perchè non riusciamo, o per un motivo o per un altro, a renderci pericolosi su tantissimi calci d’angolo: il primo tempo gli angoli erano 6 a 0 per la Lazio, non abbiamo mai tirato in porta…
Si vincono anche i campionati in questo modo, curando o sbagliando poco i calci piazzati. Dopo cambia tutto l’aspetto della partita, perchè se riesci a fare gol…la partita cambia, e noi abbiamo delle difficoltà”.

LA CRISI DI PAROLO – “Marco Parolo io ho avuto la fortuna di allenarlo a cesena. Lui una volta che entra in condizione dopo, per tutta a stagione, difficilmente sbaglia le partite così come è successo quest’anno. Secondo me l’infortunio con la Nazionale l’ha condizionato tantissimo e dopo ha fatto fatica a riprendersi, ma è chiaro che è un giocatore di sicuro affidamento e tornerà il Marco Parolo che abbiamo conosciuto l’anno scorso, ne sono certo“.

VINCERE EUROPA LEAGUE – “Io me lo auguro. Ci sono squadre forti, però se la Lazio gioca da Lazio io non mi preoccupo di nessuno. Ma è chiaro che fino adesso io la Lazio dell’anno scorso non l’ho mai vista, nemmeno nelle vittorie di Firenze, di Milano, ecc. Facciamo troppa fatica, ci sono troppe cose che non quadrano: come il fatto di subire gol “strani” e di farne pochi, è anche vero che purtroppo gli infortuni sono stati troppi e gravi…e da questo si capisce l’importanza di de Vrij: l’anno scorso con gli stessi difensori, a parte Bisevac, sembravamo una difesa affidabile.

BISEVAC – “Appena era arrivato io avevo qualche dubbio perchè veniva da 2 anni in cui aveva giocato pochissime partite per infortunio e per altri motivi che non conosco. Però devo dire la verità...sta dando dimostrazione di uno che sa quello che deve fare in ogni situazione, sia in fase difensiva che propositiva. E’ un uomo di esperienza e si nota…insomma se dovesse continuare così può darci sicuramente una mano, anche se io dopo la delusione “Gentiletti” sto attento nel giudicare (ride ndr). Sì ci sono delle caratteristiche che possono tornarci comodo, però…aspettiamo ancora qualche partita per poterlo giudicare a 360°“.

LE “PARTICOLARI” ESULTANZEA me hanno dato fastidio, anche perchè credo che la Lazio è partita con obiettivi diversi, ma al di là di questo il giocatore deve fare il professionista. Così come prendi gli applausi quando le cose vanno bene, ci sta pure che prendi qualche fischio. Che cosa si aspettavano? Perdi in casa con il Chievo 1 a 0 tra prima e secondo tempo…cosa si aspettavano? Gli applausi? Ci sta che il pubblico insoddisfatto di questa stagione e di come sta andando ti possa fischiare o dire qualche parolina o parolaccia, sempre nei limiti ovviamente. Tu calciatore da buon professionista non puoi assumere determinati atteggiamenti nei confronti del pubblico, non li accetto“.  

BERISHA – “Secondo me è un buon secondo portiere, anche se come primo preferisco un portiere più affidabile. Purtroppo per quello che ha fatto in altre occasioni o comunque per come lo vedo per me non è affidabile come portiere. Ha sempre la “cavolata in canna”, da un momento all’altro può fare la cavolata e far prendere gol e spesso è capitato purtroppo. Mi dispiace, magari sarà anche un buon portiere però io non lo ritengo affidabile. E’ un grande secondo, diciamo così…ma come primo no”. Viene fatto un paragone con Fiori: “E’ vero, doti importanti però…a volte anche Valerio mancava di concentrazione nei momenti in cui avevamo bisogno e magari lui veniva meno. Grande portiere, grandi doti fisiche però…un portiere non può permettersi distrazioni. Ecco la stessa impressione me la da Berisha. Magari perchè è ancora giovane, non so, può crescere ma…anche Marchetti fa le cavolate però non so, mi fido più di Marchetti che di Berisha“.

GUERRIERI“Visto l’ndamento della squadra, probabilmente non lo ritengono ancora pronto per responsabilità così importanti. La Lazio non sta andando benissimo, dietro purtroppo abbiamo delle mancanze. Berisha avengo già una certa esperienza magari le critiche le assorbe in un certo modo, ma con Guerrieri rischi di bruciarlo. Sappiamo benissimo come funziona qui no? Se Guerrieri fa una cavolata è finito…Ha 19 anni Guerrieri eh. Secondo me è un portiere di prospettiva, un portiere forte…però è un po rischioso in questa stagione buttarlo nella mischia, rischi di bruciarlo. Il portiere che mo sta al Como (Scuffet) l’anno scorso semrbava destinato all’Atletico di Madrid, adesso fa fatica a giocare nel Como. Non è facile con i portieri, bisogna stare tranquilli, farlo lavorare in un certo modo. Secondo me abbiamo uno dei migliori preparatori dei portieri in Italia (Grigioni) e pian piano lo faremo crescere Guerrieri. In una squadra come la nostra in cui dietro tutte le domeniche rischiamo di prendere gol spesso e in qualsiasi momento, mettere un portiere giovane secondo me lo metti i difficoltà. Io mi auguro possa essere il portiere della Lazio per il futuro, sa fare grandi cose. Io lo darei in prestito in serie B“.

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