Il ct azzurro Antonio Conte, a quanto riportato dal Daily Mail, è in cima ai desideri di Abramovich per la panchina del Chelsea. Il tecnico italiano, intervistato dal nuovo magazine mensile della Fifa, ha stilato la sua classifica dei maggiori campionati dichiarando che proprio la Premier è quello migliore: “Credo che il miglior calcio attualmente si giochi in Inghilterra, poi ci sono i campionati di Spagna e Germania. La Serie A viene solo al quarto posto, non c’è via d’uscita. Se suona malinconico? No, è solo la verità. Prima era diverso, è stato uno dei campionati più belli del mondo. Tutti volevano giocare in Italia. Oggi invece i proprietari dei club non sono disposti a investire ingenti somme di denaro nelle loro squadre. C’è semplicemente una mancanza di soldi in Serie A. Però io sono ancora ottimista per il futuro. Siamo sulla strada giusta per tornare al top. I club hanno ripreso a investire di più nel calcio giovanile e sono stati avviati ambiziosi progetti di sviluppo. Siamo in un periodo molto eccitante, che paragonerei a quello di circa 15 anni fa in cui la Federcalcio tedesca cominciò a istituire centri di formazione in ogni regione. E sappiamo tutti quanto si è rivelato buono quel progetto, con la vittoria da parte della Germania della Coppa del Mondo del 2014 con giocatori che erano appena bambini allora”. Dove potrà arrivare la nostra nazionale a Euro 2016? “Se l’Italia può vincere? Diciamo solo che abbiamo ambizioni. Non mi importa se siamo o meno tra i favoriti. Magari saremo solamente dei pericolosi outsider in Francia. La cosa principale è che ci prepariamo per questo campionato europeo così come possiamo. Se tutto andrà secondo i piani giocheremo sette partite, quindi sarà il caso di fare del nostro meglio per sette volte. Chiederò certamente alcuni consigli prima dell’Europeo. Da giocatore ho avuto la fortuna di poter imparare da Lippi, Trapattoni, Sacchi, Ancelotti… vale sicuramente la pena fare un paio di telefonate”. Poi sulle caratteristiche del suo gioco: “Sono un fan del calcio offensivo. E’ vero che Sacchi mi ha insegnato molto, ma i due uomini che hanno avuto l’effetto più grande sulla mia carriera sono probabilmente Mazzone e Fascetti. Da giovane ho imparato tanto da loro, sia come calciatore sia come persona. E’ stato tanto tempo fa, ma penso ancora molto alle loro parole”. Forse per questo ai calciatori consiglia maggiore serietà: “Internet e social media hanno cambiato molte cose, e non sempre per il meglio. Oggi si giocano bene un paio di partite e si pensa di aver risolto. Il successo va conquistato giorno per giorno. Il denaro è importante nella vita, ma non può mai essere l’inizio e la fine di tutto. Un giocatore deve essere motivato dalla sua passione e dall’amore per il calcio. Se non è così, troverà difficile avere una carriera di successo nel mondo del calcio”.
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onte: Ansa