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Brutte notizie per chi fuma

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Sulla Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2016 è stata pubblicata la nuova legge, approvata il 28 dicembre 2015, dal titolo “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”. Il testo contiene una serie di norme di grande rilevanza, in particolare per quel che riguarda la gestione dei rifiuti, il consumo del suolo e lo sviluppo della green economy.

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La nuova legge entrerà in vigore il prossimo 2 febbraio e conterrà la nuova disciplina sanzionatoria nei confronti di chi getta a terra fazzoletti, gomme da masticare, scontrini e mozziconi di sigaretta. Inoltre, da tempo, si sta discutendo un intervento particolare: la multa per chi abbandona mozziconi di sigaretta in posti non idonei. Su questa particolare situazione i primi due commi dell’art.40 prevedono che ogni Comune debba provvedere a “installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo”, mentre saranno i produttori e il Ministero dell’Ambiente a dover, tramite campagne di informazione, “sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi di prodotti da fumo”.

È il comma 3 a occuparsi invece di vietare “l’abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi”. Il divieto, con le modificazioni all’articolo 232-ter del decreto legislativo del 3 aprile 2006, è esteso ai rifiuti di piccolissime dimensioni come “scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare”, che non potranno più essere abbandonati “sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi”.

Per i cittadini che trasgrediscono le multe saranno molte salate: si va dai 60 ai 300 euro per l’abbandono di mozziconi di sigaretta e dai 30 ai 150 euro nel caso di abbandono di fazzoletti, gomme da masticare e scontrini. I soldi ricavati dai Comuni attraverso tali sanzioni per il 50% resteranno nelle casse degli enti comunali, mentre l’altra metà terminerà in un Fondo che servirà a finanziare le attività di sensibilizzazione e l’apposizione dei raccoglitori.

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