Il difensore biancoceleste Mauricio ha parlato al portale espnfc.espn.uol.com.br raccontando la sua esperienza italiana, a partire dagli arbitri: “In Italia e in Portogallo gli arbitri sono inflessibili, non fanno passare nessuna scorrettezza. Io cerco di migliorare correggendo i miei errori, ci vado cauto negli interventi ma a volte i cartellini sono esagerati”. Sul derby capitolino: “E’ unico, mai giocato un simile match prima di arrivare in Italia. La rivalità tra le tifoserie è alta e in città se ne inizia a parlare un mese prima della partita. Certe partite mi fortificano e mi spingono a dare il massimo, anche se nell’ultimo derby speravamo in un altro risultato”.
Sui problemi della Lazio in campionato: “La squadra è rimasta la stessa della scorsa stagione e in più sono stati aggiunti nuovi giocatori. Alcuni giocatori non hanno ancora raggiunto il livello dell”anno scorso. Tuttavia in Europa abbiamo fatto un grande cammino, siamo imbattuti e ci siamo qualificati alla fase finale. In campionato vogliamo rialzarci e lottare per il titolo, dobbiamo pensare in grande e acquisire una mentalità vincente. Futuro? Ragiono di giornata in giornata. Il mio obiettivo è quello di finire la stagione e attestarmi tra i migliori difensori del campionato. A fine anno valuterò eventuali altri progetti. Voglio tornare su alti livelli per riprendermi la nazionale. In Italia sono cresciuto tatticamente. Il mister ci fa giocare sempre molto alti e questo ci impedisce una marcatura a uomo. Dobbiamo capire subito il posizionamento degli avversari e cercare di anticiparli. Serve concentrazione per 90′. Mi piace il contatto fisico con gli avversari, questo mi aiuta contro gli attaccanti che usano molto il fisico come ad esempio Luca Toni. Per quanto riguarda la difesa alta affinché funzioni serve molta comunicazione coi colleghi di reparto”.