AGGIORNAMENTO ORE 19.45 – Non vuole chiudersi la vicenda tra Vladimir Petkovic e la Lazio.
Come riportato dal portale LazioFamily.it, nell’udienza tenuta quest’oggi presso il Tribunale di Tivoli che vedeva di fronte la S.S. Lazio (rappresentata dall’avvocato Gian Michele Gentile) e il ricorrente Vladimir Petkovic (difeso oggi da Otello Pontini, componente dello staff legale del tecnico della nazionale svizzera) non è stato raggiunto alcun accordo e pertanto il prossimo passo sarà quello di procedere con la fase istruttoria tra le parti al cui centro verte il ricorso dell’ex tecnico della Lazio contro il “licenziamento per giusta causa” effettuato Claudio Lotito nel gennaio 2014. Ricordiamo che oggetto della controversia è la richiesta da parte dell’attuale CT della Svizzera del pagamento dei sei mesi di stipendio spettanti (tra gennaio e giugno 2014) oltre a un risarcimento danni: il tutto per una cifra di poco superiore al milione di euro.
All’udienza, fissata per il 26 gennaio 2016, ci sarà il dibattimento tra le parti e saranno calendarizzate le audizioni dei rispettivi testimoni, precisamente: per Petkovic i testimoni saranno gli ex collaboratori Manicone (Vice) e Rongoni (prepratore atletico), mentre per la Lazio i testimoni scelti sarann il ds Tare, il segretario generale Calveri e il team manager Manzini.
Le difficoltà maggiori tra l’altro – precisa sempre LazioFamily – non sarebbero nemmeno legate alla somma – un accordo alla fine sarebbe anche stato trovato – ma piuttosto alle modalità eventuali con cui ripartire la cifra da corrispondere al tecnico bosniaco. L’ostacolo maggiore sarebbe di natura fiscale, se si dovesse imputare ad esempio una grande parte della cifra a titolo di remunerazione, la Lazio dovrebbe pagare anche le relative tasse, importo che diminuirebbe se la quota destinata al danno di immagine venisse alzata. Ovvio che la richiesta di risarcimento per danni di immagine non può essere consistente in quanto Petkovic già nell’estate 2014 aveva firmato come selezionatore della nazionale elvetica.
Un particolare inedito sarebbe poi emerso nelle ultime ore: se la causa davanti alla giustizia ordinaria è stata attivata da Petkovic, quella davanti al collegio arbitrale l’avrebbe dovuta innestare Claudio Lotito. La Lega di serie A infatti non ha in essere un accordo collettivo per gli allenatori, da questo fatto discende l’inesistenza dei collegi arbitrali ai quali il presidente della Lazio, in teoria, si sarebbe dovuto rivolgere per vedersi attestata l’esistenza della giusta causa alla base del licenziamneto di Petkovic; se infatti le violazioni disciplinari vengono demandate alla Procura Federale Figc, tutto quanto concerne cause economiche e vertenze di lavoro compete ai collegi arbitrali della Lega Calcio. Bisogna inoltre ricordare che l’eventuale secondo grado di giudizio si svolgerebbe davanti alla Corte d’Appello di Roma.
Oggi è il giorno tanto atteso, è stata da poco ufficializzata la sentenza per quanto riguarda la causa Lotito-Petkovic. Dopo che a Luglio si era paventata un’ipotesi di accordo tra le parti (mai avvenuta), siamo arrivati ad oggi dopo che, il 24 novembre scorso, Il presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Tivoli rinviò il tutto, appunto, in data odierna. Il tecnico del 26 maggio 2013 vorrebbe, oltre ad un risarcimento danni, il pagamento di sei mesi che vanno tra gennaio e giugno 2014, per un totale di poco superiore ad un milione di euro. La sentenza emessa dal tribunale di Tivoli nella persona del giudice Sabatini