Maurìcio dos Santos Nascimento è approdato alla Lazio nel mercato di gennaio per arricchire la retroguardia biancoceleste, orfana all’epoca di Santiago Gentiletti. Ad un anno di distanza la Lazio sarà costretta ad andare di nuovo sul mercato di gennaio, per riparare le crepe formatesi con il lungo stop di Stefan De Vrij. In questo primo anno laziale Mauricio non ha certo messo in cassaforte la porta difesa da Marchetti, ma si sbaglierebbe ad addossare tutte le colpe al difensore brasiliano. Quando c’è abnegazione da parte di tutti e il centrocampo protegge adeguatamente come la scorsa stagione, tutto è più facile per chi è in campo. Lo scorso anno, dal momento del suo arrivo è spesso stato il titolare vicino all’olandese, collezionando 19 presenze e acquistando man mano fiducia accanto ad un importante difensore come De Vrij. Da quando l’ex Feyenoord ha dovuto abbandonare il campo per l’infortunio che lo sta tenendo fuori, Mauricio si è completamente perso. Pian piano ha mostrato tutte le sue lacune, quelle carenze che nell’anno passato sono state nascoste dall’ottima prestazione dell’intera squadra e dal compagno di reparto. Non può essere un leader difensivo, non ha i tempi di gioco giusti e spesso danneggia la propria squadra commettendo gravi errori lasciando i compagni in inferiorità numerica. Troppo spesso è capitato di vederlo rincorrere avversari e notare la sua difficoltà nel leggere il loro movimento. Questa stagione lo aveva visto inizialmente in panchina, con Gentiletti a prendere il suo posto, ma ora che Pioli ha i centrali contati è titolare inamovibile. Inamovibile per Pioli si, ma non per i direttori di gara che lo incontrano, questa stagione ci stanno pensando loro a far rifiatare il Brasiliano.
Nell’attuale stagione, pur essendo iniziata da poco, ha già collezionato complessivamente 10 ammonizioni in 17 presenze totali, condite da un espulsione diretta in Europa League nella sfida contro il Rosenborg, dopo appena sei minuti dall’inizio della gara. Nella coppa Europea Mauricio è rimasto fuori dall’undici titolare solo due volte, ma entrambe per far fronte alle squalifiche, di cui una scontata all’esordio per l’espulsione nel ritorno del preliminare di Champions contro il Bayer Leverkusen. Non poteva mancare un cartellino giallo anche nella sfida di andata contro i Tedeschi, giocata all’Olimpico il 18 agosto. Per quel che riguarda il campionato di Serie A, ha per 4 volte guardato la partita accanto al mister ma l’ex Sporting Lisbona ha raccolto ugualmente 7 ammonizioni in 10 presenze di cui un’espulsione per doppio giallo in casa dell’Hellas Verona, dove la Lazio seppur in dieci ha avuto la forza di rimontare, portando a casa i 3 punti.
Insomma dei numeri spaventosi, con Mauricio protagonista e la retroguardia biancoceleste a farne le spese. Forse la colpa è ancor prima di chi ha puntato su di lui un anno fa volendo il brasiliano perno centrale della Lazio. Senza che l’aggressivo centrale si senta offeso, ma forse può essere un buon rincalzo per Pioli visto che, quelle rare volte che ha potuto disporre di tutti i difensori, i titolari erano De Vrij-Gentiletti. Per far si che si torni ad una difesa sicura e tifosi senza mani nei capelli ogni qualvolta attacchino gli avversari, bisognerà assolutamente intervenire in maniera decisa sul mercato di gennaio, se lo aspettano i tifosi e questo la dirigenza lo sa bene, ora la palla passa a loro.