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Rinnovare, o non rinnovare, è questo il dilemma…

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Parafrasando William Shakespeare “Rinnovare, o non rinnovare, questo è il dilemma“. Così Lotito appare nell’immaginario collettivo, nel momento in cui c’è da occuparsi dei rinnovi contrattuali dei propri calciatori. L’atteggiamento del Presidente è un po’ come quello del poeta inglese, ma anziché con un teschio tra le mani, Lotito sembra riflettere con i contratti sul tavolo di Formello. Ora i pensieri della società sono rivolti tutti, giustamente, al mercato in entrata e sembra non esserci spazio per pensare ai rinnovi di contratto. Ma certe riflessioni potevano e dovevano venire in mente molto prima, vedendo l’importanza dei calciatori che stanno dirigendosi spediti verso la scadenza del contratto.

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I giocatori che andranno in scadenza nel giugno 2016 sono sei: Marchetti, Matri, Klose, Konko, Braafheid e Mauri. Il Portiere di Bassano del Grappa è pronto a mettere nero su bianco da un momento all’altro, ormai da tempo si aspetta solo l’ufficialità. E’ vicinissimo a prolungare il matrimonio con la Lazio, per stessa ammissione del numero 22 in tempi non sospetti, tanto che qualche giorno dopo si era appreso di un suo tweet dove ufficializzava il tutto. Nulla di concreto, manca ancora il fatidico si, che da quanto trapela presto arriverà senza problemi. Dovrà per forza di cose chiudersi con la firma sul rinnovo del portierone biancoceleste questa lungo tira e molla. L’azzurro sono anni che difende con efficacia la porta laziale, salvandola in tante occasioni. L’attaccamento ai colori che indossa è evidente a tutti e non sarà sfuggito di certo a chi siede in tribuna. Come ogni giocatore che si rispetti ha avuto alti e bassi ma quando c’era in campo non s’è mai tirato indietro e questo capita ormai da anni. Il suo stipendio attuale ammonta ad 1,1 mln e nel mondo del calcio di oggi per trattenere un portiere così, si potrebbe fare qualcosa in più.

Matri è l’ultimo acquisto della Lazio, datato 31 agosto 2015. E’ arrivato in prestito dal Milan e firmando si legò alla Lazio fino al 30 giugno 2016. Si sta guadagnando la conferma a suon di reti e ottime prestazioni, è riuscito a spiccare con gol e buone giocate, nonostante il momento nero in casa Lazio. Lo score è di 6 gol e un assist, segnando in tutte e tre le competizioni è il più in forma in questo momento e ha sfilato il posto da titolare a Djordjevic e Klose. Proprio l’ex Bayern è un altro dei giocatori che va in scadenza nell’estate 2016. Per il tedesco va fatto un discorso a parte, ha 37 anni e sembra giunto il momento di appendere gli scarpini al chiodo per il dolore di tutti gli amanti della storia del calcio. Ha dato tanto e forse tutto per la causa biancoceleste, ha fatto la storia della sua Nazionale (da cui si è ritirato dopo il record di gol nei mondiali e trofeo alzato al cielo) e ha fatto la storia della Lazio essendo la squadra, in tutta la sua gloriosa carriera, con cui ha giocato più partite. Ma lo score di quest’anno parla chiaro e dichiara che non è più il Klose che tutti hanno ammirato sino a un anno fa. Nella stagione in corso, sono appena 11 le volte che è sceso in campo con l’aquila sul petto e soltanto due quelle in cui ha giocato l’intera partita, zero gol all’attivo. Forse è arrivato il momento di guardarsi intorno per la Lazio, anche se non sarà semplice sostituirlo, anche l’ingaggio elevato (2 mln) fa sorgere dubbi sul fatto che Miro continui ancora a calcare il prato dell’Olimpico per un’altra stagione. C’è un altro calciatore che ancora non sa cosa gli riserverà il futuro, è Abdoulay Konko. Il terzino biancoceleste è, come i suoi colleghi succitati, in scadenza giugno 2016. Nella scorsa sessione di mercato sembrava uscire di scena insieme ai vari esuberi che hanno lasciato Formello, ma complice la cessione di Cavanda, è rimasto come terza alternativa di fascia. Si come terza, perché la seconda in teoria ad inizio campionato doveva essere Patric (neo acquisto laziale), arrivato per sopperire alla cessione del belga-angolano. L’ex baby del Barcellona B non ha praticamente mai giocato e quelle rare volte che la Lazio ha dovuto fare a meno di Basta, a giocare è stato sempre Konko. Nelle ultime uscite ha ben figurato e ha lasciato tutti piacevolmente colpiti, convincendo anche i più scettici e forse sta incredibilmente per guadagnarsi un rinnovo insperato fino a poche settimane fa. C’è un altro caso a dir poco particolare in casa Lazio legato al rinnovo e risponde al nome di Edson Braafheid. Era arrivato alla Lazio per un periodo di prova che ha convinto Pioli. Fece vedere belle cose nella stagione passata, furono 18 le presenze ed un assist contro il Cesena nella vittoria per 3-0. Poi il rinnovo della fiducia anche per questa stagione, ma solo teoricamente, perché lo score è impietoso: Zero presenze totali ed una conseguente e inevitabile valigia pronta per destinazione ancora sconosciuta. Ultimo ma non per importanza, Stefano Mauri. Il capitano senza fascia, ha una storia che non ha niente a che fare con l’ordinario mondo dei rinnovi. Lo scorso anno era in scadenza e non è stato rinnovato per i noti problemi che tutti conoscono. La Lazio e il suo giocatore hanno atteso la fine della tempesta mediatica e legislativa, in questo modo Lotito ha voluto ingaggiare nuovamente il suo capitano, che capitano non era più visto che la fascia tanto chiacchierata si posò sul braccio destro di Lucas Biglia. Ma è per tutti i suoi compagni “Il capitano” e la scorsa stagione ha contribuito al terzo posto con 31 presenze, 9 gol e due assist. Questa stagione è andata diversamente, ma ugualmente a quanto detto per Miro Klose, non è più quello di una volta e anche per lui parla chiaro il rendimento: 9 presenze, zero gol, niente assist e neanche una gara giocata interamente. Anche per lui sembra arrivato il momento dei saluti. Sarà comunque sempre ricordato come il capitano che alzò al cielo la coppa più importante della storia della città di Roma il 26 maggio 2013. Ora i pensieri della dirigenza laziale sono tutti rivolti al mercato di gennaio, mentre i calciatori dovranno continuare a fare i professionisti e concentrarsi sul campionato in corso, perché chi punta ad una rinnovata fiducia, essa passa solo da ottime e convincenti prestazioni in campo.

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